Biografia Sofocle |
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Sofocle (Colono 497 AC - Atene 406 AC) fu uno dei più celebri poeti tragici greci.
Nacque ad Colono (Atene), figlio di un ricco fabbricante d'armi, ricevette la migliore formazione culturale e sportiva. Visse nel periodo dell'egemonia ateniese e in quello delle guerre del Peloponneso. Ricoprì importanti cariche pubbliche, militari e religiose.
Riuscì vittorioso negli agoni drammatici del 468 AC alla sua prima partecipazione. Inoltre, le ventiquattro vittorie che ottenne negli importanti concorsi rimangono a testimonianza del favore degli ateniesi per lui.
Amico di Pericle ed impegnato nella vita politica, fu stratego insieme a quest’ultimo nella guerra contro Samo (441-440 AC). Inoltre ricoprì un'importante carica finanziaria nel 443-442 AC, e quando il simulacro del dio Asclepio venne trasferito da Epidauro ad Atene, Sofocle fu designato ad ospitarlo nella sua casa fino a quando non fosse stato pronto il santuario destinato al dio. Questi fatti testimoniano ulteriormente la grande stima che il poeta greco godeva presso i suoi concittadini.
Nel 433 a.C. fu amministratore del tesoro della Confederazione Attica.
Nelle sue funzioni pubbliche, contribuì all'elaborazione della costituzione dei Quattrocento. Il suo contributo originale allo sviluppo della tragedia greca fu rappresentato dall'accentuazione dell'importanza del personaggio protagonista umano, che non appariva mai schiacciato dal fato, ma che proprio dalla sua vana lotta con questo, riceveva una piena dimensione umana, portatore di un destino che fosse la sua dannazione e, contemporaneamente, la sua gloria.
Sofocle, inoltre, sciolse i legame delle trilogie presentando le tragedie in modo indipendente fra loro e concluse in se stesse, introdusse nella tragedia il terzo attore e portò da dodici a quindici i coreuti. L'introduzione del terzo attore, da cui risultava superata la rigida contrapposizione di due posizioni antitetiche, avrebbe avuto per conseguenza una maggiore articolazione dei rapporti interpersonali ed una nuova scioltezza dinamica del ritmo teatrale. L'aumento del numero dei coreuti da dodici a quindici infatti avrebbe consentito di accentuare la funzione del corifeo.
Sofocle scrisse, secondo la tradizione, ben centoventitre tragedie, di cui restano solo sette: Antigone (442 AC), Aiace, Edipo re, Elettra, Filottete (409 AC), Le Trachinie ed Edipo a Colono (406 AC). Delle altre opere restano solo frammenti o titoli.
I suoi eroi erano immersi in un mondo di contraddizioni insanabili, di conflitti con forze inevitabilmente destinate a travolgerli.
Nel 1912 fu pubblicato un papiro scoperto in Egitto contenente circa 400 versi di un dramma satirico, I cercatori di tracce (o I seguci).
Visse fino a novant'anni, mantenendo fino all'ultimo intatta la propria energia creatrice.
Da Wikipedia
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