Biografia Werner Sombart |
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Werner Sombart (1863-1941)
Sociologo. La sua attività scientifica funge da trait d'union tra la scienza sociale del XIX e quella del XX secolo. Nasce ad Ermsleben am Harz in Sassonia il 18 gennaio 1863. Il padre Anton Ludwig Sombart è un ricco borghese e industriale, politicamente un nazionaliberale. Il giovane Werner compie studi giuridici presso le università di Pisa - tra i suoi maestri c'è Giuseppe Toniolo - Roma e Berlino, dove nel 1885 supera il suo primo esame giuridico. Sempre a Berlino e Roma compie studi economici, filosofici, storici e di scienza politica.
I seminari dello studioso di storia agraria August Meitzen (1822-1910) e dei «socialisti della cattedra» Gustav Schmoller (1838-1917) e Adolph Wagner (1835-1917) hanno un'influenza decisiva e decisamente stimolante da un punto di vista scientifico per il giovane Sombart così come per Max Weber, più giovane di un anno. Sombart si laurea nel 1888 con Schmoller grazie a uno studio economico-sociale sulla campagna romana (Die römische Campagna). Quest'opera mostra già le caratteristiche e la padronanza dei suoi lavori più tardi nell'assemblare all'interno di un quadro esplicativamente chiaro dati statistici oggettivi e analisi uniti a un linguaggio vivace, colorito, e tuttavia vigorosamente lucido da un punto di vista concettuale. Su questo studio, frutto di ricerche sullo stato della vita familiare in Italia, e su una storia della politica commerciale italiana a partire dal 1861 che lo segue alcuni anni dopo (Die Handelspolitik Italiens seit der Einigung des Königreichs, in Schriften des Vereins für Sozialpolitik, Lipsia, 49 [1892], pp. 77-166), Sombart fonda la sua fama di esperto di faccende italiche di cui gode tra gli economisti di lingua tedesca, nonché il suo grande credito presso la borghesia italiana.
Nel 1890, dopo due anni di attività presso la Camera di Commercio di Brema, l'Hochschulrferent del ministero prussiano della cultura, Friedrich Althoff, nonostante il voto contrario della Facoltà, nomina il non abilitato Sombart professore presso la cattedra di nuova istituzione dell'università di Breslau e gli affida la condirezione dei seminari di statistica e scienze politiche. Nonostante la fama di "marxista" Sombart rimane 16 anni a Breslau. Dal 1904 è anche condirettore con Weber e Jaffé dell'Archiv für Sozialwissenschaft und Sozialpolitik. Con Arthur Spiethoff e Max Weber appartiene alla cosiddetta «nuovissima» scuola storica tedesca. Le nomine presso le università di Friburgo, Heidelberg e Karlsruhe, in due casi come successore di Max Weber, vanno a monte a causa del veto posto dall'arciduca Federico II (1857-1928) nei confronti di Sombart, da lui ritenuto orientato politicamente a sinistra. Nel 1896 compare la prima edizione dell'opera di Sombart Sozialismus und soziale Bewegung im 19. Jahrhundert. La positiva ricezione dell'opera di Marx rafforza la fama di Sombart come socialista.
Nel 1906 Sombart passa a Berlino, presso la Scuola Superiore di Commercio (Handelshochschule), accettando l'incarico nella speranza di poter tenere lezioni anche all'università, speranza poi vanificata da una "Lex Sombart" ad hoc. Solo nel dicembre 1917, su iniziativa dell'Hochschulreferent Carl Heinrich Becker, Sombart viene nominato professore ordinario di Wirtschaftliche Staatswissenschaften, contro le proteste di numerosi menbri della facoltà. Dopo il 1918 Sombart trova anche un riconoscimento ufficiale, diventando membro dell'Institut International de Sociologie di Genf.
Al centro dell'interesse di studioso di Sombart si trovano le condizioni economico-sociali e l'ascesa del socialismo, cui derivarono fondamentali opere sul capitalismo, sul socialismo e sulla vita economica. Nel 1902 esce quindi l'opera principale di Sombart, cioè Der moderne Kapitalismus, una storia economica dell'Europa di carattere sistematico con la quale si prefigge di raccogliere l'esortazione di Friedrich Engels dopo la pubblicazione postuma dei tre volumi de Il Capitale di Karl Marx. In essa Sombart è intenzionato ad offrire, come recita il sottotitolo della seconda edizione dell'opera, un'esposizione storico-sistematica della vita economica di tutta l'Europa dai suoi inizi fino all'età contemporanea del sistema economico dominante del suo tempo.
Tra il 1911 e il 1913 Sombart si occupa delle cause dell'ascesa del capitalismo nelle sue ricerche pubblicate nei volumi molto discussi Die Juden und das Wirtschaftsleben (1911), Der Bourgeois (1913), Luxus und Kapitalismus (1913) e Krieg und Kapitalismus (1913). In queste opere Sombart si prefigge di raccogliere la sfida lanciata da Weber con la sua tesi delle «affinità elettive» tra calvinismo e sviluppo del capitalismo.
Il suo illustre collega Max Weber muore improvvisamente nel 1920. Alcuni anni dopo (1924) esce in due volumi con il titolo Der proletarische Sozialismus ("Marxismus") la decima edizione di Sozialismus und soziale Bewegung in 19. Jahrhundert (tradotto in 24 lingue). Con quest'opera, che conoscerà dieci edizioni, Sombart diviene il primo e il più brillante storico "borghese" contemporaneo del socialismo e del movimento operaio internazionale. Nelle modifiche alla nuova edizione si manifesta il mutamento di orientamento in Sombart, che lo vedrà sostenitore della cosiddetta Rivoluzione conservatrice [vedi sotto]. Nel 1931-1940 anche dopo il collocamento a riposo prosegue la sua attività didattica presso l'università, mentre nel 1932 diventa ultimo presidente del Verein für Sozialpolitik. Nel 1933 diventa socio dell'Akademie der Wissenschaft (Accademia delle Scienze) prussiana e di quella bavarese, nonché dell'Akademie für Deutsches Recht (Accademia del Diritto Germanico). Nel frattempo falliscono i suoi tentativi di influenzare culturalmente e politicamente il regime nazionalsocialista. Inoltre, attacchi alla sua persona col pretesto dell'origine ebraica allontanano Sombart dal nazionalsocialismo.
L'opera Deutscher Sozialismus nel 1934, urtando subito contro le pretese totalitarie del NSDAP, viene respinta dai dirigenti nazisti in quanto non corrispondente all'ideologia nazionaloscialista. Agli studenti viene sconsigliata la frequenza delle sue lezioni. Infine Sombart deve riconoscere che le sue opinioni scientifiche non interessano ai dirigenti del partito. Nell'opera di Antropologia iniziata sotto l'effetto dei cosiddetti Rassenhygieniker, cioè Grundniss der menschlichen Erblichkeitslehre und Rassenhygiene (1921-1940), progettata in più volumi da Erwin Baur, Eugen Fischer e Fritz Lenz e poi confluita nel Mein Kampf (1925/26) di Hitler, Sombart ha intenzione di confutare gli apostoli della razza e i ciarlatani che infestavano le scienze mediche e naturali. Nel 1938, sotto l'effetto delle leggi razziali di Norimberga, nel Vom Menschen Sombart prende le distanze dalle teorie della razza del Nazionalsocialismo con una tagliente confutazione del «tremendo» pensiero naturalistico nel campo della teoria dell'evoluzione umana, la «tendenza imbruttente del darwinismo». I nazisti impediscono la messa in commercio dell'opera. Muore a Berlino il 18 maggio 1941.
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