Biografia Pierre Boileau |
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Pierre Boileau nacque a Parigi il 28 aprile del 1906. Figlio del dirigente di un’agenzia marittima, condusse studi commerciali ma era un appassionato di Arsenio Lupin - il personaggio creato da Maurice Leblanc (1864-1914) - e di Fantômas, il carattere ideato da Marcel Allain (1885-1969) e Pierre Souvestre (1874-1914). Reclutato e fatto prigioniero durante la guerra, fu liberato nel 1942 e, dopo la fine della guerra, iniziò a scrivere i suoi racconti di avventura e mistero su “France Soir”, in forma di feuilletons.
Insieme a Thomas Narcejac (1908-1998), a partire dal 1950 scrisse molti romanzi gialli, moltissimi racconti e alcuni pezzi teatrali, divenendo un vero maestro del thriller francese.
Entrambi gli autori Boileau e Narcejac, inizialmente, scrivevano per conto proprio condividendo l’interesse per le storie gialle. Dopo aver lavorato per una rivista di pubblicità, Boileau pubblicò “Deux Hommes sur une Piste” e “La Pierre qui Tremble”, ove faceva agire il detective André Brunel che con la sua abilità riusciva a risolvere tutte le sue inchieste. Degno di menzione è pure il romanzo “Six Crimes sans Assassin” (1939).
Ciascuno dei due scrittori, individualmente, era stato premiato col prestigioso “Gran Prix du Roman d’Aventures”: Boileau nel 1938 per “Le Repos de Bacchus” e Narcejac nel 1948 per “La Mort est du Voyage”. Fu proprio durante questa seconda premiazione che si conobbero decidendo di scrivere insieme: Boileau elaborava l’intreccio giallo e Narcejac curava l’atmosfera e la psicologia dei personaggi. Mettendosi insieme, avevano guardato alla nota coppia di autori Frederic Dannay e Manfred Lee, ideatori di “Ellery Queen”.
Il secondo romanzo del tandem Boileau- Narcejac “Celle qui n’était plus” (1952) divenne nel 1954 il bel film di Henri-Georges Clouzot “I diabolici (Les Diaboliques)”, che fu un successo immenso. L’altro loro capolavoro “D’entre les morts” (1954) ispirò nel 1958 “Vertigo”, il classico della cinematografia (e film psicologico dal forte impatto culturale) di Alfred Hitchcock, conosciuto in Italia come “La donna che visse due volte”.
Nel 1971 la coppia creò il personaggio di “Sans Atout”, un giovane ragazzo con l’istinto del detective, coinvolto in una decina di indagini destinate a un pubblico giovanile, e nel 1973 tentò di resuscitare le avventure di Arsenio Lupin.
Dopo la morte di Pierre Boileau (avvenuta a Beaulieu-sur-Mer nel 1989), Narcejac continuò a scrivere firmando i suoi libri “Boileau-Narcejac”.
Di Silvia Iannello
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