Biografia Maurizio Braucci |
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Maurizio Braucci è un napoletano del quartiere Montesanto. È nato nel 1966. È tra i fondatori del centro sociale autogestito ?Diego Armando Maradona?. È autore di uno spettacolo teatrale.
Queste le note biografiche estrapolate dalla quarta di copertina dei suoi libri, e a queste è da aggiungere un particolare: Maurizio Bracci è uno degli autori italiani di maggior talento degli ultimi anni.
Dopo l?esordio con Il mare guasto (e/o, 1999 ? vincitore di diversi premi e tradotto in Francia) una storia di camorra ambientata nel Quartiere Santo di Napoli, cruda, apocalittica, lontana da qualsiasi vezzo cronachistico, è in uscita per i tipi di e/o la sua seconda, splendida prova narrativa: Una barca di uomini perfetti.
Tre lunghi racconti: una triangolazione tra mare e terra che Braucci utilizza per individuare i propri personaggi, lo scarto filiforme tra uno stato mentale e un altro, la doppiezza di vite che cercano di continuo giustificazioni al loro agire.
Se ne Il mare guasto la delineazione psicologica dei personaggi si discostava dalle tradizionali storie di criminalità napoletana, affrancandoli dal rischio di ?macchiettismo camorristico? e restituendoci una vicenda raccontata dal di dentro, con Una barca di uomini perfetti Braucci si spinge oltre.
Non solo sposta le sue vicende dai vicoli di Napoli ai margini dell?urbanità (in mare, nell?entroterra napoletano) ma si pone anche nei difficili interstizi della scelta immediata, delle situazioni limite dettate dal pericolo. Un pericolo vero, palpabile, non sognato è ciò che caratterizza tutti e tre i racconti: dalla tempesta che coglie impreparati i velisti nel racconto che dà il titolo alla raccolta, alla violenza schizoide di cui è vittima il giovane criminale de L?età breve, fino alla realtà del cancro, alla violenza dei fatti di Genova, alla morte di un innocente ne L?altra parte.
Braucci recupera così il senso del tragico, dell?evento che mette a rischio la vita e che diventa agnizione, riconoscimento della propria condizione, improvvisa lucidità.
È molto difficile rendere appieno la bellezza della letteratura di Braucci in una semplice recensione. Arrivando all?ultima pagina de Una barca di uomini perfetti si ha l?impressione di aver assistito ad un?esplosione. L?esplosione che dalla violenza locale nei quartieri napoletani del primo romanzo si estende alla furia del mare, all?istinto omicida di un uomo frustrato, alla crudeltà istituzionalizzata di Genova.
E in questo putiferio viene travolta anche la lingua utilizzata da Braucci, che abbandona gli accenni e i ritmi dialettali de Il mare guasto per affrontare problemi più vasti, come l?uso narrativo del gergo nautico o informatico, l?inserimento di clip intimistiche proprio nei momenti più convulsi, il riferimento ai classici per sottolineare l?emblematicità di singoli passaggi.
Persino i ragazzini dei bassi perdono l?uso dell?accento e si abbandonano ad un italiano più standard, quasi a voler significare che l?imminenza del pericolo non riguarda solo loro, ma tutto il mondo cosiddetto globalizzato, desacralizzato, epurato dalle ideologie.
E non stupisce il fatto che, in questo quadro nitido e a forti tinte, Braucci trovi lo spazio per dare delle pennellate più soffuse e leggere. Ad esempio nel dubbio che coglie due dei protagonisti del primo racconto, una coppia di giovani napoletani di sinistra che porta per mare tre ragazzini sbandati: i due vorrebbero sollevarli dalla quotidianità sorda dei vicoli, ma li piombano nell?incubo di un fortunale. Allo stesso modo, negli altri due racconti emerge una società di sinistra alla prese con un ruolo ma senza gli strumenti necessari per assolverlo: pare quasi che l?autore voglia accennare ad una via più carnale, più reale di azione nella società.
Agire, lottare: è ciò che fanno i principali interpreti di queste storie di confine. Desiderano una vita normale, ma non sarà ciò che otterranno. La loro salvezza si nasconderà nel particolare allucinatorio, mitico, straziante di una balena bianca che infrange le onde e salva la barca a vela (Una barca di uomini perfetti), di un pugno di coccinelle che avverte una vecchia dell?imminente omicidio del nipote (L?età breve), dell?eterna lotta tra Troia e gli achei a simboleggiare i fatti di Genova (L?altra parte).
Per questo e per molto altro che troverete soltanto nel libro, Braucci si conferma una delle penne più efficaci della nostra letteratura contemporanea, capace di emozionare senza mai dimenticare la propria lucidità e la nostra riflessione.
Bene, bravo, tris.
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