Biografia Mario Delitala |
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Mario Delitala (Orani 1887 - Sassari 1990), ha una prima formazione da autodidatta; frequentate le scuole primarie ad Orani, dove suo padre era medico condotto, continuai suoi studi a Sassari, e tra molte difficoltà consegue il diploma di ragioniere. La sua lunghissima attività artistica inizia quando, nel 1907, si trasferisce a Milano, presso la ditta Duchesne specializzata nella cartellonistica pubblicitaria, lavorando dapprima come contabile e poi come grafico. Ritornato nel 1911 ad Orani, realizza due opere per il locale Municipio; si trasferisce quindi a Cagliari. Qui inizia a farsi conoscere come illustratore e nel 1912 ottiene la sua prima importante commissione, entrando nella ristretta rosa degli artisti impegnati nella decorazione del Palazzo Civico. L’anno successivo dipinge alcune opere da esporre alla Sala Sarda della Mostra della Secessione Romana. La sala non viene realizzata, ma da questo momento Mario Delitala inizia ad esporre nelle più importanti città italiane: Bologna, Venezia, Roma, Torino, Milano. Certamente spinto dalla necessità di perfezionare i suoi mezzi tecnici nel 1920 si trasferisce a Venezia, dove frequenta la Scuola Libera del Nudo e dell’Incisione.
La svolta nell’attività artistica di Mario Delitala arriva nel 1924 quando, tornato in Sardegna, vince il concorso per la decorazione dell’Aula Consiliare del Municipio di Nuoro. Le sue tele celebrano i valori "sacri" della cultura isolana. Seguono alla commissione nuorese l’incarico per la decorazione del Duomo di Lanusei (1925-27), dell’Aula Magna dell’Università di Sassari (1927-1931), della cattedrale di Alghero (1928-33), dell’Aula Magna del Liceo Classico Azuni di Sassari (1933). Dalla seconda metà degli anni Venti Delitala è ormai un artista affermato, in Sardegna è presente alle Esposizioni più significative, e nel contesto nazionale gode del prestigio necessario per essere invitato alle più importanti manifestazioni artistiche come le Biennali di Venezia e le Quadriennali di Roma. Nel 1929-30 si reca a Bengasi dove risiede il fratello Gonario, il breve soggiorno africano sarà estremamente proficuo per l’artista che dipinge numerosi ritratti e paesaggi, esposti nel 1931 alla I Mostra Internazionale d’Arte Coloniale di Roma. Nello stesso anno sposa Delia Satta Branca.
Negli anni Trenta l’artista si impegna con crescente passione all’incisione, soprattutto su legno, che sin dal 1923 in occasione della II Quadriennale Romana, lo aveva visto alla ribalta dello scenario artistico nazionale.
Altra data nodale nella biografia di Mario Delitala è il 1934, anno in cui è chiamato ad Urbino per dirigere l’Istituto d’Arte, celebre istituzione orientata alla decorazione e alla illustrazione del Libro. Nello stesso anno vince il I premio per l’illustrazione del libro indetta dagli "Amici dell’Arte" di Torino ed ottiene anche il I premio al Concorso dedicato alla Regina Margherita di Savoia con l’acquaforte Eligio Porcu e la xilografia Zanfarino alfiere del Montello, temi legati ad episodi del I conflitto mondiale. Quattro anni dopo una serie di dodici opere, acquaforti, xilografie e litografie, gli vale il Primo premio alla Biennale di Venezia. Nel 1942 si trasferisce, per dirigervi i locali istituti d’Arte, a Perugia e poi a Pesaro. Alla fine della II Guerra Mondiale è preside dell’Istituto d’Arte a Sassari, sino al 1949. Con eguale incarico si trasferisce a Palermo sino al 1961; durante questo periodo realizza importanti opere pubbliche a Trapani, Caltagirone e Agrigento. Conclusa la lunga parentesi siciliana torna definitivamente a Sassari, dove, ormai settantenne, abbandona l’attività incisoria e si dedica per altri trent’anni alla pittura.
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