Biografia Manuel Paolino |
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Manuel Paolino nasce nel 1977 a Trieste dove si laurea in Lettere Moderne nel 2005, si specializza due anni dopo nella critica cinematografica attraverso un Master a Gorizia. Nel 2016 inizia la sua collaborazione con la rivista internazionale Iris News in qualità di traduttore, nella quale gestisce in particolare la rubrica "Poesia Dominicana", primo in Italia a far conoscere e tradurre i poeti dell’isola delle Antille. Nello stesso anno vince il Concorso Agenda Letteraria 2017 e pubblica in seguito con VJEdizioni "I Fiori di Ermete".
La passione per la poesia, nata ai tempi dell’Università, in quegli anni prende il sopravvento e lo porta a dedicarsi con sempre maggiore costanza alla sua inclinazione. Nel gennaio del 2010 si trasferisce per lavoro a Santo Domingo dove risiede per quattro anni e quattro mesi.
La sua attività poetica può essere suddivisa in due fasi: la prima fase in cui fra il 2011 e il 2015 pubblica sei raccolte e nella quale il suo pensiero inizia a svilupparsi seguendo di pari passo la sua opera. Pubblica "Leunam", "Prima del crepuscolo" e "Calipso" con la Midgard Editrice; autoproduce altre due volumetti, "I luoghi sepolti" e "Nuova poesia pura", e nel 2015 edita "Carmina lapidea" con Gilgamesh Edizioni, libro che egli stesso definirà come una stesura temporanea e personale di quanto prodotto fino ad allora.
Nella seconda fase, assorbita nel suo slancio poetico la lezione pura ed ermetica ungarettiana de "L’allegria", il poeta triestino continua un percorso sempre più a stretto contatto con la poesia pura, l’ermetismo, il simbolismo; attento indagatore del sentimento poetico e dell’umana natura, Paolino prova ad andare maggiormente a fondo nella ricerca di una poesia che attraverso se stessa sia in grado di risolvere nuove ed antiche domande non solo riguardo la propria origine ed essenza, ma anche il proprio fine, manifestando durante questo cammino un certo voluto distacco e disinteresse per la contemporaneità poetica. Con "Il sentimento del veggente", "I Lupi e i Corvi", e "La poesia sorpresa", sillogi che danno vita a "I Fiori di Ermete", il poeta mostra un nuovo volto, espressione del compimento di una maturazione artistica. Lasciati da parte i versicoli lapidari privi di punteggiatura, sorgono queste raccolte come un segno di svolta rispetto ai lavori precedenti e al medesimo tempo come prosecuzione di un’indagine poetica. Inizia in questo periodo anche il suo lavoro di traduzione con autori quali Baudelaire, Verlaine, Diego, e i poeti dominicani del movimento della "poesia sorprendida"; incomincia inoltre sempre più ad avvicinarsi alle estetiche del surrealismo e del creazionismo.
Tra il 2005 e il 2016 sue liriche sono entrate a far parte di trentuno antologie poetiche oltre a trovare spazio in rete, ad esempio su LaRecherche.it; ha ricevuto in questi anni vari Riconoscimenti, e pubblicato alcuni saggi di poesia sulle riviste WSF, Iris News, e LaRecherche.it, come "Dinamiche poetiche di un’opera", "Gou (aftertaste)", "Poesia e ricerca di Dio - Il viaggio ermetico del poeta", "Dialogo e metadialoghi: le vivide metamorfosi del poeta", "Statue ininterrotte: i tre simulacri", "Fino alla teoria dei tre simulacri", "Delle considerazioni sul creazionismo", l’omaggio a Federico Garcia Lorca "Canzoni create", la raccolta di citazioni "Icaro nel petto: viaggio dentro un pensiero siderale", e "Saggi, razzi e sproni".
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