| Biografia Manlio Lilli |
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Manlio Lilli si è laureato in lettere con indirizzo archeologico (Topografia di Roma e dell’Italia antica) all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1990. Nel 1995 ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca all’Università degli Studi di Bologna a cui si è aggiunto il conseguimento della borsa di Studio di Post-dottorato per l’a.a. 1998/1999 presso la medesima Università. Tra il 2001 e il 2004 è stato professore a contratto di Metodologia e tecnica della ricerca archeologica e, quindi, Topografia antica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Perugia (sede di Terni).
La ricerca sul campo lo ha visto partecipare e condurre diversi scavi archeologici (a Roma: Tempio della Magna Mater, Terme di Tito, Carcere Mamertino, via Ostiense; a Pesaro; a Grumentum) e campagne di ricognizione (tra cui quelle nei territori della Valle del Salto, in Abruzzo e di Lanuvio, Ariccia e Velletri nel Lazio).
Nella sua ricca attività di ricerca scientifica, condotta senza soluzione di continuità a partire dal 1995, si annoverano, oltre a non poche voci nell’Enciclopedia Archeologica e nel Mondo dell’Archeologia (a cura della Treccani), numerosissimi articoli e approfondimenti (circa 44), editi in collane e riviste prestigiose, (tra cui Analecta Romana Istituti Danici, Occasional Papers of the Nordic Institutes in Rome Archeologia Classica, Bibliotheca Archeologica, Atlante tematico di topografia antica, Bollettino d’arte, Bollettino di archeologia, Palladio, Picus, Rendiconti dei Lincei, Rivista di Topografia antica, Xenia antica). Le sue ricerche topografiche, in gran parte incentrate sull’età romana, spaziano in diversi ambiti geografici, dall’Italia settentrionale (Emilia Romagna), a quella centrale (Umbria, Marche e Lazio), con una particolare attenzione a diversi contesti del territorio laziale (settore meridionale e sud-orientale). A partire dal 2000 la sua ricerca si è arricchita di tre monografie (Lanuvium. Avanzi di edifici antichi negli appunti di R. Lanciani; Ariccia. Carta Archeologica; Velletri. Topografia della città e del territorio), le quali costituiscono un non trascurabile arricchimento nella storia degli studi dell’area dei Castelli romani.
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