Biografia Luciano Bertoli |
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Luciano Bertoli nasce a Reggio Emilia nel 1940 dove vive e lavora fra la città e Costa di Canossa sugli Appennini. Dopo le prime prove tardo-informali degli anni ’60 e varie esperienze pittoriche Bertoli trova la propria realtà artistica sul finire degli anni ’60. Sono linguaggi ‘meccanomorfi’ del cosiddetto ‘macchinismo’; un arte concettuale che alla metà degli anni ’70 catturò gli interessi di storici e critici fra i quali Giuseppe Marchiori, Enrico Crispolti, Albino Galvano ed Eugenio Battisti.
Bertoli collabora con il massmediologo Lamberto Pignotti per il cinema d’artista e il fumetto.
In Italia, negli anni ’80, domina nell’arte il cosiddetto ‘eclettismo’ e Bertoli partecipa a mostre collettive con il critico torinese Edoardo Di Mauro ed altri critici. Alterna il suo lavoro di ‘Formgestalter’ a quello di pittore.
Nel 1987/88 inventa e costruisce macchine sonore che chiamerà ‘virtuosine’ e in seguito macchine elettroniche con impulsi di luci e suoni. Sul finire degli anni ’90 è sempre la macchina a dominare il suo scenario.
Questa volta sono macchine contenenti esseri ibridi ed intitola questo capitolo ‘Slag Pad’;
tema sugli insuccessi umani, vedi ‘Slag Pad’ 2000, Edizione Umberto Allemandi, Torino.
Da segnalare “Il Rotifero di Vienna”: una installazione che si intriga con le teorie dello scienziato settecentesco Spallanzani in bilico fra ricerca e intuizione creativa. Con ‘Slag Pad’ Bertoli chiude il secolo delle esperienze artistiche di arte ‘straordinaria’ e delle arti alternative ed apre, idealmente, “la finestra che inonda di luce la sua stanza”.
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