| Biografia Liliana Colanzi |
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Liliana Colanzi Serrate è una rinomata scrittrice, redattrice e giornalista boliviana nata il 27 marzo 1981 a Santa Cruz. Dopo aver studiato Comunicazione Sociale presso l'UPSA di Santa Cruz, ha ottenuto un master in Studi Latinoamericani presso l'Università di Cambridge, seguito da un dottorato in Letteratura Comparata presso la Cornell University, dove attualmente è professoressa di letteratura latinoamericana.
La sua carriera letteraria è stata segnata da importanti riconoscimenti, tra cui il Premio Internazionale di Letteratura Aura Estrada 2015, riservato a scrittori sotto i 35 anni che scrivono in spagnolo e risiedono in Messico o negli Stati Uniti.
Nel 2017 è stata finalista al Premio Gabriel García Márquez Hispanic American Short Story Prize con il suo libro "Nuestro mundo muerte" ed è stata inclusa tra i 39 scrittori latinoamericani più importanti sotto i 40 anni dall'Hay Festival Cartagena, Bogotá39.
Colanzi ha anche lavorato come giornalista per varie testate, tra cui Deber, El Nuevo Día e Number One, e i suoi scritti sono stati pubblicati su importanti media come El País, Letras Libres, Americas Quarterly, The White Review, El DesaAccord e Label Negra.
Nel 2017 ha avviato il progetto editoriale "Dum Dum Editora" con il romanzo "Eisejuaz" della scrittrice argentina Sara Gallardo.
Liliana Colanzi ha optato per pubblicare i suoi racconti con piccole case editrici anziché con i grandi gruppi editoriali di Madrid, Barcellona o Città del Messico. Questa scelta l'ha resa una delle autrici più sorprendenti nella letteratura contemporanea, specialmente nel genere della "speculative fiction". Considerata una ribelle del realismo magico e una portavoce del nuovo gotico latino-americano, nei suoi racconti l'elemento fantastico diventa inquietante, accentuando la tensione tra realtà e irrealtà e rivelando la vita segreta delle cose e dei luoghi come chiave di comprensione del presente.
Colanzi con origini italiane da parte di padre abruzzese, appartiene a una generazione cresciuta tra favole e realtà, radicata nelle culture ancestrali ma influenzata anche dal pop, dai videogiochi e dal cyberpunk. Descritta come una scrittrice con "un piede nella giungla e un altro su Marte", come suggerisce lo slogan di Dum Dum, la casa editrice da lei fondata nel 2017 per promuovere libri con una vocazione e uno stile sperimentali.
Il suo successo letterario è stato ulteriormente sancito nel 2022 con la vittoria del Premio Ribera del Duero di narrativa breve. La sua raccolta di racconti "You Shine in the Dark" è stata scelta come vincitrice dalla giuria presieduta da Rosa Montero, tra quasi mille nomination.
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