| Biografia Jordi Bernet |
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Jordi Bernet è nato a Barcellona il 14 giugno 1944.
E' figlio di un autore di fumetti famoso nel suo Paese, Miguel Bernet (noto in patria con lo pseudonimo di Jorge), di cui ha portato avanti il lavoro (la serie umoristica 'Dona Urraca') dopo la morte del padre. Il suo ingresso nel mondo del fumetto lo fa quindi da giovanissimo, appena 15enne, proprio per Dona Urraca.
Lo stile umoristico non lo soddisfa appieno e cerca di evolvere in uno stile più realistico; inizia così a lavorare per i mercati stranieri: principalmente Gran Bretagna e Germania ma anche Italia. Siamo ai primi degli anni '60 e Bernet disegna soprattutto fumetti di guerra e di avventura.
Affinerà lo stile sulla rivista belga Spirou, lavorando alle serie Dan Lacombe (testi di Miguel Cussò) e Paul Foran (testi di José Larraz).
Nel 1970 inizia a lavorare (per la prima volta) su una protagonista femminile, il personaggio umoristico e timidamente sexy Wat 69.
La fortuna bussa alla sua porta nel 1982, quando Alex Toth, che disegna Torpedo su testi di Enrique Sanchez Abuli, non apprezza il personaggio e lo abbandona; Toth viene sostituito da Bernet che rende al meglio le atmosfere del fumetto.
Torpedo ottiene un notevole successo e viene pubblicato in molti paesi dando a Bernet la fama che merita. In Italia è stato pubblicato dalla rivista L'Eternauta.
In seguito continuerà a realizzare fumetti di ottima fattura a partire da Kraken (testi di Antonio Segura), fumetto del 1983 ambientato in un futuro prossimo e in un mondo gravido di violenza dove seguiamo le vicende di Dante, tenente di un reparto di polizia (Gruppo di Azione Sotterranea) addetto alla ricerca di un mostro che si nasconde nelle fogno (il Kraken del titolo). In Italia la serie è stata pubblicata a partire dal 1984 dal secondo numero della rivista Comic Art.
Dello stesso periodo è Sarvan, sempre realizzato in collaborazione con Segura, fumetto di ambientazione fantascientifica con venature sexy incentrato sulle avventure di una discinta eroina di nome Sarvan. Pubblicato in Italia dalla rivista Eureka e dalla stessa Comic Art.
Bernet confesserà in un'intervista di aver imparato a disegnare la figura femminile con questo personaggio avendo fino a quel momento lavorato quasi esclusivamente a personaggi maschili ('Avevo disegnato circa quaranta milioni di uomini, nei miei fumetti. Uomini che lottavano, sparavano, viaggiavano, ma che non avevano contatti con il genere femminile'). La lezione gli sarà molto utile in futuro ad esempio con Chiara di notte dove riesce a rendere al meglio la sensualità femminile anche in un fumetto comico disegnato con tratto caricaturale.
Comic Art pubblica inoltre Custer, a partire dal 1985 (ripubblicata poi da Lancistory e infine raccolto in volume Acme), una sorta di grande fratello anticipatore degli odierni reality e figlio di Orwell; da segnalare anche perché è la prima collaborazione di Bernet con Carlos Trillo.
Nel 1988 L'eternauta pubblica Light e Bold (realizzato insieme a Trillo) fumetto di amore e perdizione sulla falsariga di la bella e la Bestia dove Light, bella e insensibile famme fatale, riesce a provare piacere fisico solo con Bold, un omone tanto grosso e forte quanto stupido; il tutto nel bel mezzo di una storia di spionaggio e controspionaggio.
Con Trillo realizza anche Ivanpiire, a metà tra il fumetto horror, per l'atmosfera, ed il comico, per raccontare una strana storia d'amore; per l'occasione Bernet modifica un po' lo stile ricorrendo ad un minor uso di neri profondi ed all'utilizzo più incisivo del tratteggio per ottenere maggiori sfumature nelle tavole.
Il lavoro successivo, Ab irato (testi di Enrique Sanchez Abuli) è stato pubblicato in Italia su Comic Art a partire dal n. 59 del settembre 1989. E' la storia di una bella ereditiera di pochi scrupoli, Abigail, la cui felicità è incrinata dal fatto che il facoltoso e vegliardo marito sia ancora in vita.
Tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90 realizza insieme ad Abuli una serie di storie brevi raccolte in Italia nel volume Storie nere.
Dalla collaborazione con Abuli nascono anche Tornando a casa, fumetto incentrato sulle disavventure di un gruppo di ergastolani di ritorno da un pianeta prigione che troveranno alquanto ostico il reinserimento nella società civile e Snake, un fumetto western trattato ancora una volta in maniera ironica e divertente.
Degli anni novanta è invece Chiara di notte, uno dei fumetti più famosi dell'autore, le cui strisce ruotano attorno alle vicende di una prostituta (Chiara), della varia umanità di clienti che le vive attorno e del suo piccolo figlioletto (Paolino) che cerca di crescere con tutto l'amore possibile.
Le vicende sono comiche ma temi simili erano ovviamente impensabili nella Spagna degli esordi di Bernet, guidata dalla dittatura di Franco.
Le avventure di Chiara di notte, portate avanti tuttora dall'autore, sono pubblicate da Eura Editoriale sulla rivista Scorpio.
Ha lavorato anche per la Sergio Bonelli Editore disegnando l'albo di Tex L'uomo di Atlanta, decimo albo speciale sceneggiato da Claudio Nizzi, pubblicato nel 1996.
I suoi fumetti sono spesso caratterizzati da un alto tasso di erotismo e di sesso, spesso trattato in chiave comica e divertente. Da questo punto di vista raggiunge l'apice con Cicca, la pupa di un gangster che scappa con un fotografo e non si ferma di fronte a niente per soddisfare le sue voglie e salvare la pelle. Tavole esplicite come non mai ma filtrate dal tratto ironico e divertente del disegnatore.
Bernet è molto apprezzato anche in America. Per la DC Comics, famosa casa editrice americana soprattutto di fumetti di supereroi, ha disegnato episodi per la serie western Jonah Hex e per la serie noir Solo.
Da segnalare anche la realizzazione, nel 1996, di una storia di Batman per la miniserie Batman: Black and White affidata a grandi autori di fama internazionale. L'episodio in questione è stato scritto da Howard Chaykin e si intitola Coprifuoco.
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