Biografia J. K. Rowling |
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Divenuta plurimiliardaria grazie ai romanzi della saga di Harry Potter (a quanto sembra la Rowling è fra le cento persone più ricche del globo, più di sua Maestà la Regina di Inghilterra, di cui per altro è suddita), Joanne Kathleen Rowling è nata il 31 Luglio 1965 a Sodbury e fin da piccola ha mostrato di possedere una fantasia incontenibile. Come una piccola Mozart della scrittura si dilettava a scrivere brevi favole dal contenuto fantastico atte a deliziare i componenti della famiglia, ignari di quanto potesse essere prezioso quel talento.
Dopo la prima infanzia passata nel paese natale la famiglia si è trasferì prima a Winterbourne dove la piccola Joanne conobbe due ragazzi, fratello e sorella, di nome "Potter" (cognome che gli rimase singolarmente impresso), ma in seguito traslocò ancora in un anonimo paesello di nome Dean. A scuola le materie preferite della piccola scrittrice erano naturalmente l'inglese e le lingue in generale, fra cui va ricordato il francese, studiato anche subito dopo la laurea. Infatti in quel periodo l'aspirazione di Joanne era quella di fare la segretaria, professione per cui le lingue sono indubbiamente importanti. Una volta assunta proprio con quella mansione però scoprì di non essere affatto tagliata per un lavoro del genere.
Nel 1990 la Rowling raccoglie armi e bagagli e si trasferisce in Portogallo dove si mette a insegnare inglese in una scuola. Qui conosce un giornalista portoghese, divenuto in seguito suo marito. I due hanno avuto una figlia, Jessica, nata nel 1993.
Sfortunatamente però la situazione matrimoniale si rivela ben presto non delle più felici, tanto che da lì a poco la coppia arriverà al doloroso divorzio: un evento che coincise ad un periodo di profonda depressione della scrittrice ma che, alla distanza, si rivelò un potente motore creativo.
Osservando la storia della Rowling forse è vero che gli stati d'animo estremi producono idee e arte. Lei stessa ha affermato di aver scritto il primo romanzo per cercare di uscire dalla crisi, per avere una sfida da portare a termine, senza la quale temeva di non farcela.
Dopo il divorzio la scrittrice si trasferisce ad Edimburgo, in Scozia, dove già era andata ad abitare la sorella minore e incomincia ad insegnare francese. Proprio ad Edimburgo termina la stesura del romanzo "Harry Potter e la pietra filosofale" (grazie anche ad una borsa di studio dello Scottish Arts Council).
Dopo aver ricevuto svariati rifiuti riesce a farlo pubblicare in Inghilterra. Qualche tempo più tardi l'americana "Scholastic Press" acquista i diritti del romanzo e lo pubblica nel 1998 negli Stati Uniti, riscuotendo immediato successo.
Con i soldi incassati la Rowling smette di insegnare e si dedica esclusivamente alla stesura di romanzi.
Intanto, "Harry Potter e la pietra filosofale" vince il premio "British Book Awards" come miglior romanzo per bambini.
Successivamente pubblica "Harry Potter e la camera dei segreti", "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" e "Harry Potter e il calice di fuoco" (tutti fra il 1996 e il 2000). Con questi stupefacenti libri per bambini (ma non solo, a giudicare dall'ampio seguito anche fra gli adulti) la Rowling si impone al pubblico internazionale e raggiunge i vertici delle classifiche dei libri più venduti diventando, malgrado la sua naturale ritrosia, assai popolare.
Tabloid e giornali di ogni tipo cominciano ad occuparsi di lei, a scandagliare la sua vita e a pubblicare continui aggiornamenti sul suo stato creativo e patrimoniale.
Di recente ha svelato le sue reali intenzioni creative: scrivere sette romanzi in serie cronologica, uno per ogni anno passato da Harry Potter alla scuola di stregoneria di Hogwarts; ha anche rivelato di voler continuare a scrivere romanzi per ragazzi, ma non più sul suo fortunato eroe.
Il successo della scrittrice è stato enorme e ha provocato un vero e proprio fiume di inchiostro su di lei, nel quale, com'era inevitabile, sono apparse anche alcune critiche, fra le quali quella francamente ridicola che vorrebbe i romanzi di Harry Potter nocivi per la psiche dei giovani lettori. Si tratta di una tesi sostenuta da alcuni esponenti fondamentalisti cristiani secondo i quali, per il fatto che i romanzi della Rowling tratteggiano un mondo magico e surreale, potrebbero spingere i ragazzi verso sette occulte o addirittura sataniche.
Checché se ne voglia dire, rimane il fatto che i libri di Harry Potter esprimono un mondo totalmente nuovo, sono intrisi di grande fantasia e percorsi da una meravigliosa ispirazione, una qualità che nella letteratura per l'infanzia non si vedeva da tempo immemorabile (non a caso tradotta subito sul grande schermo con un successo clamoroso).
Il 2003 è l'anno dell'ultimo capitolo: "Harry Potter e l'ordine della Fenice".
Ancora prima di uscire il libro ha registrato diversi record tra cui 1.000.000 di prenotazioni nel solo Regno Unito, il furto di un camion con quasi 8000 copie (del valore pari a 185.000 euro) prima della suo debutto inglese.
Harry Potter è un fenomeno a tutti gli effetti e la Rowling è già da considerarsi nella storia della letteratura mondiale.
Di lei dice Stephen King : "La sua immaginazione dovrebbe essere assicurata presso i Lloyds di Londra per due o tre miliardi di dollari".
Una curiosità: "Harry Potter e l'ordine della Fenice" è uscito in Italia il 31 ottobre 2003; la vendita è stata autorizzata a partire dalle 16:30, orario rispettosamente post-scolastico, permettendo ai piccoli fan di non saltare le proprie lezioni.
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