Biografia Ippolito Nievo |
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Nacque a Padova nel 1831, in una famiglia liberal. Studiò legge a Pavia e Padova. Affascinato dal mazzinismo, svolse una intensa attività politica indipendentista. Nel 1856 subì un processo per vi- lipendio alle guardie imperiali a causa di un racconto, l'Avvocatino. Partecipò alla campagna del 1859 tra i Cac- ciatori delle Alpi - era una delle Cento Guide a cavallo (in realtà no- nostante il nome pomposo si trattava di un gruppo di tremila uo- mini male armati e peggio equipaggiati) -, e seguì Garibaldi nella spedizione siciliana. Dopo Calatafimi e Palermo rimase nell'isola, come intendente con compiti politico- amministrativi. Morì in mare sulla rotta Palermo-Napoli, per il naufra- gio del vapore 'Ercole' su cui si era imbarcato, nel 1861.
L'opera maggiore di Nievo sono le Confessioni di un italiano, pubblicate postume nel 1867 con il titolo voluto dall'editore, di "Confessioni di un ottuagenario". esse furono scritte velocemente tra il dicembre 1857 e l'agosto 1858.
La vicenda si immagina narrata dal protagonista, quando è ormai più che ottuagenario. Carlo Altoviti, allevato dallo zio il conte di Fratta, si innamora adolescente della cugina, la Pisana. A Padova dove va a stu- diare, è infiammato da ardori patriottici e liberali. La Pisana, che ha sposato un nobile vecchio e ricchissimo, un po' perché malconsi- gliata e un po' per fare dispetto a Carlo, lo raggiunge. Bizzarra, volubi- le, appassionata, gli resta accanto a Napoli dove il giovane partecipa ai moti della Repubblica Partenopea; poi a Genova assediata, e a Bo- logna. Qui lo abbandona, ma torna da lui a Venezia, quando lui si ammala: lo cura con abnegazione. Caduto Napoleone, Carlo partecipa ai moti liberali ma viene arrestato. E' condannato ai lavori forzati, e nel carcere perde la vista. Commutata la pena nell'esilio, si reca a London accompagnato dalla Pisana, che arriva a mendicare per aiu tarlo. A London Carlo incontra un amico, valentissimo medico, che gli ridona la vista: ma la Pisana ormai gravemente ammalata, muo re.
Nella cornice del romanzo storico contemporaneo con il suo inevitabile apparato scenografico, Nievo rivive in una trasposi zione quasi fiabesca il proprio mondo infantile, alla luce di una raggiunta maturità e di una eticità di stampo foscoliano- mazziniana. Il proposito è quello di raffigurare, attraverso la maturazione e le vicende del protagonista Carlo Altoviti, il pro cesso di formazione dell'unità nazionalista italica, dal tramonto della repubblica di Venezia del 1856. La figura del protagonista occupa così il centro di un quadro di ampie dimensioni. Accanto a lui la cugina Pisana, ritratto femminile modernissimo per com plessità e spregiudicatezza.
Nonostante squilibri e diseguaglianze all'interno del racconto, il romanzo presenta una straordinaria vitalità e freschezza, rispetto ai contemporanei prodotti narrativi italici. La scrittura è scorrevole, intercalata da sussulti oratori e da inaspettate alternanze di registri sti- listici. Si tratta del migliore prodotto narrativo tra Manzoni e Verga.
Da Antenati
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