Biografia Goliarda Sapienza |
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Goliarda Sapienza nasce a Catania il 10 maggio 1924. I suoi genitori - la nota sindacalista lombarda Maria Giudice (1880-1953) e Giuseppe Sapienza (1880-1949), un avvocato socialista - si conoscono quando sono entrambi vedovi e quarantenni, con tre figli l’uno e sette l’altra.
Le doti artistiche di attrice, ballerina, cantante e affabulatrice della parola emergono fin da quando Goliarda è bambina ed adolescente, in cui ai “successi” di enfant prodige si alterna una salute precaria e l’insorgenza di malattie lunghe e gravi, come la difterite e la TBC.
Nel 1943 si trasferisce con la madre a Roma, dove frequenta l’Accademia d’Arte drammatica, allora diretta da Silvio D’amico.
Tentò il suicidio: dapprima nel 1962 (in seguito al quale subisce una serie di elettroshock) e poi nel 1964. Dal coma che ne consegue Goliarda traghetta in tuttaltro luogo esistenziale rispetto all’ambiente di intellettuali, artisti e “cinematografari” che per tanti anni aveva esercitato su di lei un grande fascino: un luogo più luminoso, ricco e sano, in cui l’elaborazione del lutto si trasforma in rinascita e apertura alla ricchezza umana, e in capolavori come L’arte della gioia.
Goliarda Sapienza muore il 30 agosto del 1996, scrittrice senza fama, ex attrice del neorealismo italiano. Ma è oggi riconosciuta tra le maggiori autrici letterarie italiane del Novecento.
L'Arte della Gioia, romanzo postumo di Goliarda Sapienza è l'opera-scandalo dell'unica scrittrice italiana a potersi definire maledetta.
rifiutato dai principali editori italiani (compreso Einaudi che oggi lo propone), pubblicato una prima volta postumo nel '98 da Stampa Alternativa, oggi, a tren'tanni dalla sua creazione, dopo un clamoroso successo all'estero, è finalmente sui nostri scaffali.
Romanzo torrenziale, bellissimo, dove, con la vicenda di una donna siciliana, si narra di eros, di storia, di politica, con una potenza devastante.
Perché lo leggiamo solo oggi, quando avremmo potuto farne un'esperienza indimeticabile trent'anni fa, dandone il giusto tributo alla geniale autrice, che negli ultimi anni della sua vita conobbe anche l'indigenza e il carcere?
Perché è un libro anarchico, scomodo per tutto e tutti. Inaccettabile, al tempo in cui fu scritto, per democristiani, comunisti, femministe, e chiunque avesse anche solo un briciolo di potere fondato sulla falsa coscienza.
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"La porta è aperta. Vita di Goliarda Sapienza.", Giovanna Providenti, Villaggio Maori Edizioni.
L'unica biografia di Goliarda Sapienza che contenga materiale inedito della scrittrice (http://www.villaggiomaori.com/2010/12/03/giovanna-providenti-la-porta-e-aperta-vita-di-goliarda-sapienza/) e che sia stata accreditata dai mariti Citto Maselli e Angelo Pellegrino. Il testo (al tempo inedito) è stato finalista al premio Calvino 2009.
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