Biografia Giuseppe Fava |
|
Giuseppe Fava nasce a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, il 15 Settembre del 1925. Molto legato al suo paese natale, come si può intuire in alcuni suoi testi, nel '40 si spostò a Siracusa per frequentare il Ginnasio ed il Liceo dopo di ché si trasferisce a Catania laureandosi in Giurisprudenza. Alla carriera di avvocato preferì la professione di giornalista, che iniziò come cronista al giornale “Sport Sud” di Catania ma successivamente, sempre come capocronista, prese parte a diversi quotidiani tra gli anni '50 e '60, tra i più importanti ricordiamo il “Corriere di Sicilia “ ed “Espresso sera “. In questi anni maturò una straordinaria vocazione artistica, letteraria e pittorica e iniziò a pubblicare Opere di grande maturità e complessità che lo hanno consacrato come acuto testimone del suo tempo e come profondo studioso ed esperto del fenomeno della mafia siciliana. Nel 1980 la svolta, fu chiamato alla direzione del Giornale del Sud, idea editoriale maturata all’interno dell’ambiente imprenditoriale, politico e giornalistico della Catania di quegli anni. Fu subito un giornale irriverente, senza prudenze, né ossequi. I notabili furono chiamati a rispondere dei loro misfatti, il sacco edilizio, l’arrembaggio dei mafiosi, la rassegnazione degli onesti. La reazione al pericolo rappresentato da Fava e dal Giornale del Sud fu immediata e forte: la censura, le minacce, gli attentati ed infine il licenziamento. Pochi mesi dopo la rottura di Fava con l’editore il giornale cessava le pubblicazioni. Nel 1982 Giuseppe Fava, insieme alla parte della redazione del Giornale del Sud che ne aveva condiviso le scelte di fondo, costituisce la cooperativa editoriale Radar e registra una nuova testata “I Siciliani”. Con questo mensile, dall’elegante veste tipografica, Fava aveva scelto di raccontare la Sicilia come metafora di quei tempi: la devastazione dell’ambiente, la trappola nucleare di Comiso, la sfida della mafia. Temi che aveva già affrontato nella attività letteraria e che trattava ora col rigore del giornalista. “I Siciliani” vengono avanti nel grande mondo dell'informazione e della cultura, nel momento preciso in cui il Meridione è diventato il problema dell'intera nazione. Ancora una reazione al pericolo Fava, questa volte molto più forte e violenta, cinque pallottole umide di pioggia la sera del 5 Gennaio del 1984, alle 21,30. Non fa in tempo a voltarsi né a stupirsi. Probabilmente non si accorge neppure di morire. Sarà l’unico effimero conforto per la famiglia.
OPERE TEATRALI
Nel 1966, col premio Vallecorsi, inizia la sua attività di autore teatrale:
scrive "Cronaca di un uomo" (1966) e "La violenza" (premio Idi, 1970), la cui struttura è quella di un processo per delitti e fatti di mafia.
Altri suoi testi sono:
"Il proboviro" (1972)
"Bello, bellissimo" (1974)
"Opera buffa" (1979)
"Sinfonia d'amore" (1980)
"Foemina ridens" (1982)
"L'ultima violenza" (1983).
GIORNALISMO
1950 - 1951 capocronista Sport Sud
1951 - 1954 capocronista Giornale dell'isola e Corriere di Sicilia
1957 - 1958 capocronista L'Isola – Ultimissime
1959 - 1978 caporedattore Espresso sera
Collaboratore ed inviato speciale del settimanale Tempo Illustrato della Domenica del Corriere e di Tuttosport.
1980 - 1981 Direttore Giornale del Sud
1982 Fonda e dirige I Siciliani.
Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!
Hai un sito che parla di Giuseppe Fava? Inserisci il link su zam.it
|
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito. Pubblica le news
|