Biografia Giorgio Bocca |
|
Giorgio Bocca è un vero e proprio decano dei giornalisti italiani, uno dei più amati e uno dei più letti in assoluto.
Si può dire che, insieme all'altrettanto anziano Enzo Biagi, sia ormai da considerare un monumento, un mostro sacro della stampa del nostro Paese benché, a causa del suo stile feroce e privo di concessioni, spesso criticato e contestato (sembrerebbe anche ben di più dell'altro illustre collega).
Scomparso il compianto Montanelli, infatti, Bocca è rimasto uno dei pochissimi giornalisti dotati di quel carisma ineguagliabile, di quella dirittura morale inscalfibile, e di una storia personale così densa che ogni sua parola diventa un argomento di dibattito.
Bocca è in grado di muovere le coscienze, di creare discussioni vivaci e fervorose, insomma, di dire qualcosa che non sia scontato e intonato al coro.
Nato a Cuneo nel 1920, Bocca ha partecipato alla evoluzione del giornalismo italiano a partire dal primo dopoguerra in cui si occupava di cronaca. Avendo partecipato alla guerra partigiana nelle formazioni di Giustizia e Libertà ha poi mosso i primi passi, nell'immediato dopoguerra, nel foglio dell'omonima organizzazione, a Torino.
Successivamente, le sue cronache hanno dovuto tener conto della Guerra Fredda e delle sue ripercussioni interne, che crearono un clima di tensione non indifferente anche in Italia. In seguito, Bocca è stato un testimone e un lucido narratore del cosiddetto "Boom" degli anni Sessanta, a cui ha coniugato inchieste sociali e servizi di vario tipo. Naturalmente, Bocca ha anche attraversato i momenti difficili del giornalismo degli anni Settanta, sottoposto al ricatto terroristico (numerosi giornalisti furono infatti assassinati), e lacerato da rivendicazioni sociali nonché dall'imperante crisi economica.
Le tappe della sua carriera sono queste: redattore alla "Gazzetta del Popolo", nel 1954 è a Milano all'"Europeo", poi inviato del "Giorno" di Enrico Mattei diretto da Italo Pietra. È stato nel 1975 tra i fondatori di "Repubblica" e, oltre all'attività di editorialista sul quotidiano, tiene sull'"Espresso" la rubrica "L'antitaliano". Recentissimamente, ha trovato nuovi spunti polemici nei confronti della Rete, a cui ha dedicato controverse analisi.
Per le reti Fininvest, a partire dal 1983, ha ideato e condotto una serie di programmi giornalistici: "Prima pagina", "Protagonisti", "2000 e dintorni", "Il cittadino e il potere". È stato anche opinionista di "Dovere di cronaca" e "Dentro la notizia". Nel 1989 ha condotto, per Canale 5, un'inchiesta giornalistica sul terrorismo italiano e internazionale degli anni '70-'80 dal titolo "Il mondo del terrore".
Come storico e testimone del proprio tempo ha pubblicato con Mondadori numerosi saggi, tra i quali: "Storia dell'Italia partigiana", "Palmiro Togliatti", "Il provinciale", "Il viaggiatore spaesato", "Voglio scendere!", fino al più recente "Il secolo sbagliato".
Giustamente, una scheda-profilo di Rai International, lo definisce così: "A 81 anni, Giorgio Bocca è ancora un feroce opinionista politico ed economico. Il suo orrore nei confronti dei falsi traguardi e di chi promette un fittizio benessere non sembra addolcirsi, o trovare risposte che lo rassicurino. Si scaglia con forza ed un pizzico di fatalismo contro la malattia nascosta dal panno bianco della globalizzazione, che spogliata della sua bella superficie rivela il serpeggiare di interessi messi in moto da una potente ed incontrollabile macchina economica. Auspica, affinché si affaccino dei sintomi di ripresa, un ritorno del pensiero politico".
Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!
Hai un sito che parla di Giorgio Bocca? Inserisci il link su zam.it
|
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito. Pubblica le news
|