Biografia Frithjof Schuon |
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, Frithjof Schuon (1907 ? 1998) assume un ruolo di particolare forza e suggestione. ?Essenzialità, universalità e ampiezza caratterizzano i suoi scritti ? precisa Seyyed Hossein Nasr introducendo una raccolta antologica di Schuon ? Egli possiede il dono di attingere al Centro, di andare al di là delle forme, religiose, artistiche o di altro genere? ? difatti, nella sua vasta opera (citiamo qui solo ad esempio ?Unità trascendente delle religioni?, ?L?esoterismo come Principio e come Via?, ?Sulle tracce della religione perenne?, ?L?occhio del cuore?, ?Caste e razze?) infiniti sono i riferimenti alle tradizioni (cristiana, islamica, buddista, pellirosse ecc.) e puntuali i ricollegamenti con la Tradizione, con l?Unità trascendente superiore e sovraordinata rispetto alle differenti e legittime forme espressive: questo ricollegamento, questa reductio ad unum costituisce il senso generale e più profondo della sua opera. Di patria svizzera e di ceppo germanico, Schuon trascorse parte della sua lunga vita in viaggi e peregrinazioni di conoscenza : dall?Algeria (ove lo sceicco Al ? Alawi lo accolse nella sua tariqua), all?Egitto (l?incontro con René Guénon, dopo anni di corrispondenza epistolare), alla Grecia, alla Turchia, all?Europa occidentale, al Marocco, all?America, dove entrò in contatto con l?ambiente sciamanico dei pellirosse. Nell'opera di questo autore - accennavamo all'inizio ? forza e suggestione determinano una particolare capacità evocatrice per chi sappia volontariamente ascoltare : a tutti ? qualcuno affermava ? è offerta la coppa, anche se pochi sono coloro che hanno volontà di bere. Schuon possiede la speciale capacità di rivelare il senso, il significato essenziale non solo dei messaggi religiosi ? dei dettati exoterici ? ma anche dei comportamenti umani e dei fatti della vita: disegnando tali corrispondenze con tratti luminosi e misteriosamente affascinanti. Del visibile è infatti necessario cogliere l?aspetto sottile e, in un certo senso, le vibrazioni ? esso va decifrato, in tutta la sua pregnanza di simboli, di significati, di valori. ?L?ascesi purifica, come l?acqua del Gange ? sono le parole di una sua ?poesia didattica? ? Ma nulla rende puri quanto la Conoscenza, perché null?altro è testimonianza altrettanto luminosa del Vero?. La conoscenza, lungi dal rappresentare un?erudizione o un apprendimento nozionistico, è per Schuon consapevolezza dell?Essere, identità assoluta ed essenziale tra ?soggetto? e ?oggetto?: la contraddizione apparente dell?esistenza ? egli osserva già nei Leitgedanken zur Urbesinnung, ?Meditazioni primordiali?, sua opera prima scritta tra il 1928 e il 1933 ? sta nel fatto che questa sembra essere un limite dell?Illimitato, mentre essa rappresenta in realtà solo una sfaccettatura ? nella limitata e parziale prospettiva umana ? dell?Unità essenziale. Una forma è l?Illimitato espresso attraverso un limite. Per l?uomo moderno la difficoltà sta nel comprendere che (prefazione de ?L?occhio del cuore?) ? la Verità intrinseca è indipendente dalla dialettica? e da prove di ordine meramente razionale; Frithjof Schuon ha un?impareggiabile capacità di suggerire e indicare corrispondenze e comunicazioni di ordine superrazionale, presentando in migliaia di pagine illuminanti la sostanziale omogeneità dottrinale delle diverse espressioni tradizionali, espressioni del tutto utili e legittime in quanto funzionali ?rivestimenti della Verità?.
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