Biografia Ellery Queen |
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Come notò Oreste Del Buono, il 1929 è un anno di grazia per la letteratura gialla. È l'anno in cui nascono Sam Spade e il commissario Maigret.
È l'anno che vede alla ribalta della narrativa poliziesca una nuova firma destinata a una lunga e fortunata carriera: Ellery Queen, pseudonimo dietro il quale si sono nascosti per anni i due cugini Frederic Dannay e Manfred B. Lee (ma anche questi sono pseudonimi...).
Ed è infine l'anno del debutto - in Roman Hat Mystery - di un nuovo personaggio, Ellery Queen, appunto, che porta lo stesso nome del suo creatore.
Ellery ha un padre col quale spesso lavora, l'ispettore Richard Queen della Squadra Omicidi di New York, un poliziotto abile ed esperto, stimato da colleghi e superiori; è modesto ma anche capace di imporsi; fiuta abitualmente tabacco e possiede una ricca collezione di tabacchiere antiche.
Ellery fa lo scrittore di romanzi gialli e iI suo interesse per il crimine Io porta spesso a collaborare con l'ispettore in casi particolarmente difficili. A differenza del padre, piuttosto basso di statura, Ellery è alto, atletico, e non si direbbe un intellettuale, un bibliofilo: oltre a tutto (almeno nei libri, alla tv...) porta degli anacronistici occhiali a pince-nez che continuamente aggiusta, toglie, pulisce, rimette. Forse è per questo insolito mix che viene considerato fascinoso dalle donne, e probabilmente è lui stesso che ha studiato questa immagine insolita e accattivante, anche se non lo ammetterebbe mai.
Ellery, che fin dagli esordi è stato definito l'erede di Sherlock Holmes (l'ennesimo!), ha una mente deduttiva ed analitica, ma, naturalmente, dotata di fantasia ed intuizione: non solo per risolvere brillantemente i casi criminali, ma anche per riuscire gradevole al pubblico.
Il rapporto padre - figlio è raccontato in modo piuttosto tradizionale (qualche volta litigano, ma poi, al momento di smascherare il cattivo di turno, sono in perfetta sintonia), e addirittura i due abitano sotto lo stesso tetto, insieme a Djuna, il cameriere meticcio.
Nel 1966 Ellery Queen vivrà una delle sue avventure più affascinanti: viene in possesso di un manoscritto sconosciuto del dottor Watson in cui si narra di come Sherlock Holmes abbia scoperto l'identità di Jack lo Squartatore! Fra gli innumerevoli libri in cui si riprende il personaggio di Conan Doyle, questo A Study in Terror (Uno studio in nero) è sicuramente uno dei migliori. Dal libro due film: Sherlock Holmes: notti di terrore (A Study in Terror, GB 1965, di James Hill, con John Neville, Anthony Quayle, Robert Morley) e Assassinio su commissione (Murder by Decree, GB 1979, di Bob Clark, con Christopher Plummer, Donald Sutherland, James Mason, Geneviève Bujold).
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