Biografia Claudio Beretta |
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Claudio Beretta, persona di vasta cultura, umile e geniale, che si distinse in rettitudine, generosità e attaccamento al lavoro. Imprenditore illuminato, fu uno dei più importanti studiosi e docenti di lingua milanese del Novecento, appassionato cultore anche della preistoria e della toponomastica. Nato nel 1920 a Milano, era l'ultimo di dieci figli. In casa vedevano per lui un futuro da maestro. Dopo il diploma alle magistrali Virgilio, volle però mettersi alla prova: studiò greco cinque anni in uno, superando la licenza liceale del classico, e si iscrisse in Statale alla facoltà di Lettere. Ma incombeva la guerra. Riuscì a laurearsi il 2 luglio del 1942 con una tesi in storia romana sul rapporto tra Antonio e Cleopatra. Poi il tenente Beretta partì per il fronte russo. Nel 2006 Claudio ha pubblicato una testimonianza di quella tragica esperienza dal titolo «Ricordi della campagna di Russia 1942-1943». Nel Dopoguerra incominciò l' attività di imprenditore, prima a fianco di Vincenzo Tardini, poi nel settore dei lubrificanti speciali con Theodor Klueber. Nel ' 53 conobbe Brigitte Degiacomi, una giovane architetta d' interni, nata a Coira in Svizzera, che lavorava per la Rinascente. Una domenica mattina tutti e due si trovarono per caso a visitare la Pinacoteca di Brera. Colpita dal suo sguardo, Brigitte lo pedinò sala dopo sala. Ma lo perse di vista. Improvvisamente Claudio le arrivò alle spalle chiedendole: «Lei è milanese?». Brigitte arrossì. Non si lasciarono più. Nel 1954 si sposarono. Dalla felice unione nel ' 64 nacque Francesco (laureato in storia e teologia, libero docente) e poi la nipotina Anna Letizia. In parallelo con il lavoro imprenditoriale Claudio scrisse 35 volumi, tra cui un dizionario, una letteratura, edita da Hoepli, e una grammatica della lingua milanese. Si dedicò alla rivalutazione critica di Carlo Porta, ne analizzò le fonti letterarie e lo tradusse in italiano per Bompiani. Dedicò monografie a poeti come Tessa, Maggi e Giovanni Barrella, l' ultimo suo lavoro, edito nel 2007. Ricoprì per anni le cariche di presidente del Circolo filologico, del Centro camuno di studi preistorici e dell' Accademia del dialetto milanese. Ricevette nel 1983 l' Ambrogino d' oro dal sindaco Tognoli e nel 1989 il prestigioso premio «Carlo Porta». Claudio è stato un insostituibile punto di riferimento per la cultura di Milano e per tutti quelli che amano e ancora frequentano la lingua meneghina.
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