Biografia Carlo Pepoli |
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Carlo Pepoli, conte, poeta e patriota partecipò alla rivoluzione del febbraio 1831: membro del Governo Provvisorio delle Provincie Unite, seguì il generale Giuseppe Sercognani nella sua marcia su Roma, ove firmò la dichiarazione di abolizione del potere temporale. Inviato come prefetto in provincia di Pesaro Urbino, rifugiatosi poi ad Ancona, fu catturato e imprigionato dagli Austriaci a Venezia. Da qui passò in esilio a Marsiglia, e quindi a Parigi, dove frequentò i principali ritrovi intellettuali e a Londra dove ebbe la cattedra di letteratura italiana all'University College e dove nel 1839 sposò la scrittrice Elisabeth Fergus (morta nell’aprile 1862). Rimpatriato per un breve periodo nel 1848, fu commissario con poteri civili e militari a Roma e deputato dell'Assemblea romana. Di nuovo esule in Inghilterra dal 1849, rientrò definitivamente in patria nel 1859, anno in cui fu eletto deputato della Costituente delle Romagne.
Nominato Sindaco di Bologna con Regio decreto, assunse la carica l'11 gennaio 1862, e la mantenne sino al 1866.
Nella VII e VIII legislatura fu eletto deputato di Finale e Mirandola e nominato senatore nel 1862. Dal 1860 insegnò Filosofia e lettere all'Università di Bologna. Fu anche membro dell'Accademia dei Felsinei, nella quale fece accogliere Leopardi (che vi lesse l'epistola a lui dedicata), e autore di opere in prosa e poetiche, del libretto de "I Puritani" di Vincenzo Bellini (opera eseguita per la prima volta a Parigi al Théátre Italien il 24 gennaio 1835) e di un Vangelo di San Matteo in dialetto Bolognese. Fu segretario dell'Accademia di Belle Arti. E' sepolto alla Certosa di Bologna, Sala del Colombario, pozzetto 587.
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