Biografia Carlo Cassola |
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Carlo Cassola (Roma, 17 marzo 1917 – Montecarlo, 29 gennaio 1987) è stato un importante scrittore e saggista italiano.
Dal suo romanzo La ragazza di Bube (1960), che ricevette il Premio Strega, fu realizzato nel 1963, da Luigi Comencini, il film omonimo e, sempre nel 1963, dal racconto "La visita", il film diretto da Antonio Pietrangeli.
Di madre volterrana e padre romano, ma trapiantato da molto tempo in Toscana, era nipote di un ardente patriota che partecipò alle dieci giornate di Brescia e poi fu esule in Svizzera per sfuggire alle numerose condanne; al termine del Risorgimento fu un magistrato. Il padre di Cassola era invece un militante socialista e redattore dell'"Avanti" al tempo della redazione di Leonida Bissolati. Nella città natale del padre, Cassola trascorse l'adolescenza, limitandosi a brevi spostamenti a Cecina nei periodi di villeggiatura.
L'educazione scolastica del futuro scrittore fu regolare, anche se l'esperienza della scuola verrà in seguito considerata un fallimento, tanto da fargli scrivere, nel 1969, "Scuola di criminalità, ecco cos'è la scuola oggi, non solo da noi ma dappertutto. E la colpa risale alla cultura laica o religiosa che sia. A questa grande spacciatrice di droghe; a questo autentico oppio del popolo".
Egli frequenterà il Ginnasio-Liceo "Tasso" e in seguito l'"Umberto I", ma di quegli anni ricorda che leggeva solamente Pascoli e che dai classici e dal modo in cui gli venivano insegnati ebbe solamente "disgusto".
Per scoprire il piacere della letteratura e sentirla come una cosa viva dovrà scoprire gli scrittori contemporanei da solo o con l'aiuto di qualche amico che frequenta quando, nel 1932, l'anno in cui muore Dino Campana, egli si iscrive alla prima liceo e si avvicina al gruppo dei novisti. È quello l'anno in cui Riccardo Bacchelli pubblica Oggi, domani e mai, Antonio Baldini Amici miei e Repace I fratelli Rupe, libri che il giovane Cassola riesce a procurarsi.
Cassola negli anni del liceo frequenterà i figli di Mussolini (era compagno di classe di Vittorio), Ruggiero Zangrandi e Mario Alicata e collaborerà ad una rivista studentesca, "La penna dei ragazzi", fondata proprio da Vittorio.
La rivista che prese nel 1934 il nome di "Anno XII" per segnare l'età fascista terminerà con "Anno XIII" quando ormai i suoi promotori avevano finito il Liceo.
Fu proprio nel numero del 10 gennaio 1935 di "Anno XIII" che Cassola ebbe il primo riconoscimento come scrittore, o meglio come poeta.
Nel 1935, mentre nel paese stavano maturando grandi avvenimenti che porteranno al conflitto etiopico, Cassola si iscriverà alla Facoltà di Legge dell'Università di Roma dimostrando scarso entusiasmo per la guerra.
Nel frattempo, all'interno del gruppo che si era formato, quello dei novissimi, ci furono dei dissidi e nel 1936 lo scrittore, insieme al suo più intimo amico, Manlio Cancogni, si allontanerà definitivamente da loro...
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