Biografia Antonio Santacroce |
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Antonio Santacroce, errabondo pittore, disegnatore, incisore, scultore, compositore di scenografie teatrali, è nato a Rosolini (SR), città del carrubo, il 18 Dicembre 1945 alle ore 7 (ultimo di 5 figli di Giovanni ed Antonietta Moncada), ma i genitori lo registrano il 1 Gennaio 1946. E’ iniziato all’arte dai disegni, con i quali il padre illustra i suoi scritti di satira politica in difesa dei diritti dei contadini, e dai bozzetti tratti dalle storie dei paladini di Francia, che il padre dipinge, andando a bottega da “Don Giuorgi u pitturi”, rinomato pittore di carretti siciliani della zona .
Nel 1958 muore il padre e nel 1959 si trasferisce a Catania e si iscrive all’ISA, alunno di Giuffrida, Comes e Ranno per tutto il triennio scolastico; contemporaneamente, la sera frequenta una Scuola di artigianato artistico, dove conosce le tecniche del mosaico e delle vetrate.
Prima Mostra Collettiva : Premio Gioventù Studentesca (CT, ‘62).
Prima Personale: La Scaletta (Catania, ‘65);la più recente: Casa da Vinci(Freitag, ‘01). Dal 1962 al 1967 lavora per il Teatro catanese; nel ‘63 ottiene una medaglia d’ oro per la pittura all’Istituto Gemmellaro di Catania; nel Giugno ‘67 parte militare, nel 1968 vende la casa di Rosolini e, nel 1969, si trasferisce a Roma, dove entra in contatto con artisti svizzeri tra cui J. Gachnang che Lo introduce nel mondo dell’incisione.
Trasferitosi in Svizzera, lavora come operaio nelle ferriera di Wohlen e frequenta i musei di Zurigo, Basilea e Berna, spostandosi fino ad Amsterdam e Delft. Tornato a Catania, nel 1971 si dedica allo studio della storia dell’arte, della matematica e della geometria, finalizzate all’approfondimento delle “proporzioni armoniche”.
Insegna al Liceo Artistico di Catania ed incide le sue prime acqueforti ed acquetinte su un torchio Brissè, l’unico nella Sicilia orientale; viaggia in Germania e Svizzera, ammira Bellmer, la Kollwitz, Klee e Kandinsky. L’opera del Santacroce si muove tra una costruzione armonica proveniente dalla memoria di una classicità antica ed arriva alle strutture di Klee nelle quali inserisce un segno dinamico, dato per sovrapposizioni continue. Nel 1989 insegna al Liceo Artistico di Zurigo della Kantonsschule Freudenberg; dal 1991 vive e lavora tra Svizzera ed Italia (Zurigo, Romainmotier e Catania). Farina ritiene che “va cercando e trovando il suo Sogno Archelogico…….” mentre per Gallo “ha dato vita plastica al suo mondo pittorico, facendo crescere su sè stesso le germinazioni di una poetica fondata sulla figurazione allusiva…. ”. Secondo Micacchi, “è un lirico autentico e di allucinata tensione dello sguardo…” mentre per Consolo è “il pittore sognante, rabdomante ispirato, contro il grigio insonoro, la stasi che prelude al silenzio”. Nel settembre del 2002 una delle sue sculture “Madre e Figlio” venne collocata in Piazza Castello ad Acicastello (CT).
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