| Biografia Abel Quentin |
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Abel Quentin (Lione, 1985) è uno scrittore e avvocato penalista francese. Dopo aver studiato a Sciences Po, ha prestato giuramento nel 2011, diventando noto per aver difeso Farid Kharkhach nel processo sugli attentati del 13 novembre 2015.
Come scrittore, il suo pseudonimo è ispirato al diminutivo Albé di Albéric e al personaggio Albert Quentin del romanzo Una scimmia d'inverno di Antoine Blondin. La scoperta di Marcel Proust a 18 anni fu per lui una rivelazione letteraria.
Tra le sue opere ricordiamo Soeur (2019) che è un thriller politico sulla radicalizzazione islamica. Candidato al Prix Goncourt e finalista al Goncourt des Lycéens, ha vinto il Prix Première nel 2020.
Il visionario (Le Voyant d'Étampes) (2021), romanzo sociale critico verso l'antirazzismo e la cancel culture. Ha ricevuto il Prix de Flore, il Prix Maison Rouge e il premio letterario del Foro di Marsiglia.
Cabane (2024): Thriller ispirato al Rapporto Meadows del Club di Roma, affronta il tema dell'inazione climatica. Acclamato dalla critica, è stato elogiato da riviste come Philosophie e giornali tra cui Le Monde e Libération.
Cabane, esplora il destino di tre giovani accademici negli anni '70, autori di un rapporto scientifico che prevede il collasso delle condizioni di vita entro il 2050, qualora l'umanità continui a svilupparsi allo stesso ritmo. La storia, pur frutto dell'immaginazione, trova radici in un documento reale: il Rapporto Meadows, noto anche come Rapporto del Club di Roma, che segnò un'epoca con la sua diagnosi precoce sull'impatto devastante della crescita esponenziale.
Abel Quentin costruisce una narrazione ispirata al reale impatto del documento, ricordando come questo messaggio arrivò in un momento scomodo, paragonabile ad accendere la luce nel mezzo di una festa. I protagonisti immaginari del libro, tre figure simboliche, vivono destini emblematici: un francese opportunista, un norvegese consumato dalla follia e una coppia americana che decide di impegnarsi attivamente per l’ecologia. La coppia, rappresentativa dello spirito di conquista americano, incarna la lotta e la responsabilità, seppur con l'inevitabile disillusione di predicare nel vuoto.
Quentin sottolinea che la sua opera è una favola moderna, dove ogni personaggio offre una risposta possibile al tema centrale: l’imminente collasso ambientale e sociale. Il romanzo, seppur romanzato, si confronta con un messaggio chiaro e universale: l’impossibilità di una crescita infinita in un mondo dalle risorse finite. Attraverso questa narrazione, Quentin sollecita una riflessione profonda sull'eredità delle scelte umane e sull'urgenza di un equilibrio sostenibile per il futuro del pianeta.
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