Scrittori presenti: 21052
Menu
|
|
Recensione Elfriede Jelinek La pianista - recensione
Attenta alle ipocrisie ed alle false certezze della borghesia, Elfriede Jelinek, premio Nobel per la lettura nel 2004, scrive un romanzo impietoso e disperato.
La protagonista del libro, Erika kohut, vive una relazione simbiotica con la madre.
Fin da piccola Erika è stata educata a diventare una grande pianista, la sua vita è stata immolata alla musica.
L'unico spazio che le viene concesso è lo studio del pianoforte. Tutte le esperienze naturali di un'adolescente, le esperienze con l'altro sesso e la scoperta di se stessa come donna vengono castrate dalla madre gelosa di perdere l'amore della figlia.
Il padre è malato di mente ed è stato internato in un manicomio. La madre ha soltanto Erika e farebbe di tutto per trattenerla con sè.
Madre e figlia dormono nello stesso letto matrimoniale a sottolineare come la figlia ha assunto il ruolo del marito nella famiglia.
Un fiasco durante un importante concerto per la carriera di Erika, la costringerà a rinunciare ai sogni di successo e diventare una semplice insegnante al conservatorio.
Perduta la possibilità di una piena maturazione sessuale, Erika ricerca la propria sessualità femminile nel voyerismo in spettacoli di peepshow e spiando le coppie tra gli alberi del Prater.
Sfoga l'aggressività verso l'altro sesso da cui si sente tradita con atti di automutilazione, gli unici che riescono a darle piacere.
Istruita per diventare una donna di successo è costretta a ricadere nella mediocrità ed anche l'amore dovrà scadere in una insoddisfacente e devastante perversione.
Gli istinti sessuali repressi si manifestano sotto forma di desideri distruttivi e sadomasochistici. Il rapporto con la madre è di amore ma un amore fagocitante che non risparmia liti frequenti e furibonde.
L'equilibrio viene travolto dalla relazione con lo studente del coservatorio Walter Klemmer.
Erika vuole dettare le regole di questo amore e le mette per iscritto in una lettera che consegna al giovane.
Il giovane Klemmer rimane sconvolto e turbato dalle richieste sadomasochistiche della lettera. Vede distrutto il proprio amore dalle richieste ripugnanti di questa donna che non riconosce.
Non capisce che la lettera di Erika è un'ultima disperata richiesta d'amore e che non desidera realmente essere picchiata.
Walter Klemmer, ferito nel proprio orgoglio, sfoga la propria rabbia su Erika. La picchia e la violenta come lei gli ha scritto, non potendo capire nella propria furia narcisistica, che i desideri di Erika erano opposti alla fantasie descritte.
Erika viene sopraffatta e l'ultimo tentativo di trovare finalmente l'amore viene distrutto in modo drammatico.
Erika dovrà tornare nella propria solitudine e nell'indifferenza della società che l'ha espulsa come un rifiuto.
di Beat Blue
Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!
|
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito. Pubblica le news
|