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Recensione Martin Amis Money - Recensione
John ("Slick") Self ha trentacinque anni, un fisico distrutto dagli abusi, dall'alcool e dalla cattiva alimentazione.
La trama porta il lettore a seguire il protagonista John Self nei suoi viaggi tra New York e Londra; siamo costretti ad osservare tutto, dal servizio in camera, alle donne ai soldi, vero motore dei viaggi e della storia. L'acool, le droghe e il sesso non sono mai soddisfacenti ma i personaggi continuano a rincorrerli in un circolo vizioso.
Il protagonista del quinto romanzo di Amis si descrive come spazzatura e si è nutrito per tutta la vita della spazzatura televisiva, pubblicitaria, pornografica del ventesimo secolo.
"Io non sono allergico al Ventesimo secolo. Sono Ventesimo-secolo-dipendente."
L'autore cerca di farci simpatizzare con questo personaggio patetico che non ha alcuna vergogna di mostrarsi nella propria grettezza, nella desolante vuotezza e mancanza di cultura.
John Self è un alcolizzato che non ha alcun rimorso di picchiare le donne, di violentarle, di usarle con il potere dei soldi.
Non avrà successo in nessuna di queste attività. Gli schiaffi dati alle donne gli torneranno indietro come pugni, ginocchiate nelle parti basse e ricatti. Il potere dei suoi soldi gli si rivolterà contro e lo incastrerà nel meccanismo di una macchinazione psicotica dove l'unica via d'uscita sembra il suicidio.
Il suo lavoro non poteva essere altro che il regista di spot pubblicitari.
Il cognome Self, se stesso, descrive la sua presenza ingombrante, egocentrica e perennemente in cerca di qualcosa che dia un senso alla sua vita. Cercherà di redimersi, sostuirà gli alcolici e la pornografia con i libri, il teatro, la lirica grazie all'aiuto di Martina, l'amica tradita dal marito con l'amante di John. Anche questo tentativo finirà in un fallimento e la sua vita così piena di soldi e di successo terminerà in un'esistenza mediocre e senza i tanto desiderati soldi.
Solo alla fine John Self riuscirà a comprendere che non ha bisogno dei soldi per liberarsi dal vuoto che lo opprime ma solo poche briciole di affetto.
Il romanzo inizia con il messaggio di un suicida e John Self sembra destinato al suicidio con il suo stile di vita auto-distruttivo e la totale mancanza di rispetto per il proprio corpo e la salute.
La scrittura di amis è piena di artifici fino a far incontrare Self con lo scrittore Martin Amis che rivelerà nelle ultime pagine la dinamica del rapporto con il socio in affari Fielding Goodney.
La parola, soldi, money, ricorre in maniera ossessiva in tutto il libro a sottolineare il vuoto esistenziale di Self che vuole essere riempito, circondato dai soldi per trovare la salvezza.
Il libro è ridondante, eccessivo, a tratti noioso con l'autore che cerca di instaurare un dialogo con il lettore per poi recuperare il ritmo con ironia.
E' un incubo, la discesa dell'uomo nell'inferno e nel dolore alla ricerca di una redenzione che non arriverà.
La trama è labirintica, surreale, ripetitiva.
Money è un testo postmoderno, il linguaggio è un gioco nel quale le regole continuano a cambiare. L'immagine mediatica prende il sopravvento sulla realtà che diventa una caricatura di se stessa.
Di Beat Blue
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