Martin Rua Recensione La Luna Di Sabbia

Il secondo romanzo di Martin Rua, dopo l'esordio del 2007 con L'Ombra D'argento.
Martin è uno studioso di esoterismo, affiliato a società iniziatiche in Italia e all'estero (per sua stessa ammissione) che ha deciso recentemente di mettere questa sua passione nero su bianco. Ha scelto di farlo scrivendo romanzi e non saggi, come sarebbe parso logico.
In questo secondo romanzo, la Luna Di Sabbia, ritorna il personaggio che porta il suo stesso nome, Martin Rua appunto, un antiquario e alchimista con la passione per il mistero e l'esoterismo.
L'impegno profuso nello scrivere questa sua seconda opera risulta evidente fin dalla mole del libro: ben 434 pagine. Leggendolo si ha subito la sensazione di trovarsi davanti ad un'opera ben più matura rispetto al libro d'esordio, intriso di giovanile entusiasmo e rabbiosa voglia di scrivere senza badare troppo ad articolare trama e personaggi.
Ne La Luna Di Sabbia, Martin si trova ancora una volta a dover inseguire un misterioso enigma che affonda le radici in un remoto passato. L'avventura è assicurata, con colpi di scena ben descritti e coerenti con la trama. Alcuni personaggi sono irresistibili, come l'amico di Martin, Sante Ragusa, ex-marinaio maltese (una strizzatina d'occhio a Hugo Pratt?); o come la bella moglie greca di Martin, Artemis, che ruba la scena al nostro eroe in più di un capitolo.
La scoperta di un passato leggendario per alcuni luoghi del Mediterraneo, poi, da al libro un respiro da saga esoterica che lascia un leggero e piacevole turbamento.
Un libro che merita sicuramente un posto d'onore tra i titoli italiani di questo genere, definito dai più eso-thriller, e che ha fatto la fortuna sopratutto di autori stranieri.

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