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Recensione Guido Mazzolini L'Attimo e l'Essenza
Guido Mazzolini L'Attimo e l'Essenza
La poesia è ancora viva.
Non mi riferisco a frasi per così dire poetiche, luoghi comuni al confine tra il banale e il romantico.
Parlo di versi veri, potenti ed efficaci. Parlo della parola prima di tutto, del verbo autentico che spalanca cancelli nascosti e svela luoghi inaccessibili.
l'Attimo e l'Essenza (Arduino Sacco Editore) è un libro per chi ama la poesia e per chi vuole entrare in contatto con questo linguaggio sublime.
Sono versi di forti immagini e contrastanti sensazioni; l’uso ricorrente di una metrica libera alternata a versi in molte parti quasi “obbligati” si lega ad immagini e metafore opposte che passano alternativamente dalla gioia al dolore, dall’imprecare al benedire, in un contrasto variegato di colori e suoni.
L’ansia, l’amore universale come dono regalato da un dio geloso all’uomo imperfetto ed infinito, lo scorrere del tempo come costante equazione di un dramma immobile ed eterno sono aspetti essenziali di questa raccolta. L’uomo è prigioniero di un destino cronologicamente definito e avverso, ma che sempre anela all’eternità ed al riscatto di sé lungo tutto il percorso della vita; si dipinge così un’umanità perduta, sedotta e disperata che contiene però il seme divino della totale redenzione in un dialogo che alterna il sussurro al grido, tra chi scrive e chi ancora non c’è, un ipotetico confidente, lettore ed amico.
Il tempo nella poesia si dipana adagio, manifestandosi all’interno di una dimensione onirica e passata, pregna di ricordi e rimpianti e di una futura fatta di aspettative e sogni inenarrabili, facce opposte di una stessa luna che svelano la loro fragilità di dimensioni e spazi inesistenti, fallaci e menzogneri.
Il tentativo di collocarsi nel presente, considerato l’unico tempo davvero reale, è perciò un altro motivo ricorrente di tutta la raccolta; qui ed ora, ma con ampi salti nel “prima” e nel “dopo” vissuti come pretesti per raccontarsi tracciando metafore e parabole, alla ricerca di una felicità incompleta perché fisicamente legata al divenire e all’infinito. Per questo solo assaporando l’Attimo che nasce ogni istante e si consuma collocandosi nel presente l’uomo può riuscire a cogliere l’Essenza e il senso più profondo del proprio essere Vita sublime.
Per tutti, da leggere. Assolutamente.
Di neo1967
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