Scrittori presenti: 21052
Menu
|
|
Recensione Alan Bennett La sovrana lettrice
Alan Bennett La sovrana lettrice
Un pizzico di impertinenza, qualche goccia di intellettualismo e humour q.b..
Se il maitre è Alan Bennett, il risultato finale non può che essere esilarante e
so british! D’altronde la protagonista della vicenda è nientemeno che sua maestà
Elisabetta II, quella dei cappellini per intenderci. Un’amorevole vecchietta che
ha conosciuto tutti quelli che contano, ha visto tre volte le cascate del
Niagara e non ne può più di inaugurare mense aziendali e caseifici. A salvarla
dalla sua regale routine ci pensa un improvviso e tardivo amore per la lettura,
causato dall’involontario incontro con una biblioteca circolante che si ferma
proprio davanti alle cucine di Buckingham Palace. La Regina causa scompiglio con
il suo ingresso ma, cortese per contratto, non può esimersi dal chiedere un
libro in prestito. Basta poco perché la lettura la catturi completamente,
rendendola insofferente agli impegni di corte e colpevole di imperdonabili
leggerezze, quali indossare due volte la stessa spilla e arrivare in ritardo
agli impegni ufficiali. Guidata da Norman, ex sguattero con una predilezione
sospetta per gli autori gay, la Regina leggerà mezza biblioteca nazionale,
suscitando la malcelata irritazione della corte, di dignitari poco preparati e
di malcapitati sudditi che alla fatidica domanda “cosa sta leggendo” si trovano
a improvvisare risposte come “la Bibbia?”. Folgorante l’incipit, nel quale si
racconta del povero presidente francese interpellato a bruciapelo su Jean Genet:
Non essendo stato ragguagliato sul glabro drammaturgo e romanziere, il
presidente si guardò attorno stravolto in cerca del ministro della Cultura. Ma
costei era immersa in conversari con l'arcivescovo di Canterbury. «Jean Genet,»
ripeté premurosa la regina «vous le connaissez?». «Bien sûr» disse il
presidente. «Il nous intéresse» ribadì Sua Maestà. «Vraiment?». Il presidente
posò il cucchiaio. Lo attendeva una lunga serata. Un piccolo libro, una lettura
arguta e deliziosa, a partire dal personaggio della Regina (che parla sempre
usando il plurale maiestatis), un atto d’amore nei confronti del potere
sconvolgente della lettura condotto con garbo e stile puramente inglese. “Quando
cominciamo un libro lo finiamo. Ci hanno educate così. Libri, purè, pane e
burro: bisogna finire quello che c'è nel piatto. È la nostra filosofia da
sempre.”
(questo e altro sul mio blog: http://gelatoalveleno.blog.kataweb.it/
)
Di p_sereno
Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!
|
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito. Pubblica le news
|