Biografia Allen Ginsberg |
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Allen Ginsberg nasce nel 1926 a Newark nel New Jersey, oggi ormai a tutti gli effetti un sobborgo di New York. La sua infanzia è privilegiata, essendo il primogenito di una ricca coppia della borghesia ebraica. Il padre, infatti, è un affermato docente di letteratura mentre la madre, di origine russa, è un'impegnata attivista filocomunista, usa a portare il figlio con sé alle riunioni di partito.
Questo tipo di vissuto lo segna non poco e anzi gli offre una prospettiva politica attraverso la quale guarderà il mondo. Dal punto di vista delle inclinazioni, il piccolo Allen mostra di interessarsi alla sorte degli operai e della classe sfruttata di tutto il mondo, per aiutare la quale sogna di diventare avvocato. Studia, si impegna e finalmente nel 1943 ottiene una borsa di studio alla Columbia University. Qui studiano personaggi allora sconosciuti ma che incideranno profondamente sul tessuto artistico amercano. Il gruppo a cui si unisce comprende nomi come Jack Kerouac, Neal Cassady, Lucien Carr e William Burroughs (in verità di una decina di anni più grande e che non frequentava). Ginsberg aveva già scoperto la poesia al liceo, attraverso soprattutto la lettura di Walt Whitman, ma l'incontro con delle personalità così forti, pazze e curiose lo introduce anche a letture alternative, oltre a instillargli il desiderio di espandere le sue percezioni e così la sua creatività.
In tale contesto, ben presto si sviluppa da parte dei giovani intellettuali una forte attrazione per le droghe che per molti di essi diventano una vera a e propria ossessione. Oltre a ciò, sono anche attratti dal crimine e dal sesso, insomma da tutto ciò che rappresenta, ai loro occhi, la trasgressione dai rigidi codici imposti dalla società borghese. Ginsberg tutto sommato, in mezzo a questo clima di "delirio" psicologico, è quello che riesce a mantenersi più lucido, utilizzando le sue energie per cavare il meglio, letterariamente parlando, dai sui folli amici.
Intanto il risultato di tutti quegli eccessi era che molti non riuscivano a finire gli studi, mentre lo stesso Ginsberg viene sospeso dall'università. Comincia allora a venire a contatto con la variegata umanità che frequentava Times Square a New York , composta spesso da derelitti e ladri (la maggior parte amici di Burroughs). La droga non manca di certo, così come le frequentazioni di bar per omosessuali. In particolare, l'uso di sostanze stupefacenti li convince di andare incontro ogni volta a grandi visioni poetiche, che lui e Kerouac chiamarono "New Vision" ("Nuove Visioni"). Una di queste è rimasta leggendaria. In una giornata estiva del '48, leggendo William Blake in un appartamento di Harlem, il ventiseienne poeta ebbe una tremenda e pazza visione nella quale Blake gli apparve di persona, choccandolo per i giorni successivi. Anzi, cominciò a raccontare alla sua famiglia e ai suoi amici che aveva finalmente trovato addirittura Dio....
Ad ogni modo, a quel tempo aveva già scritto moltissime poesie, mai pubblicate. La svolta decisiva si ebbe però quando lesse il suo poema "Howl" ("L'urlo", a tutt'oggi il suo più famoso), nell'allora leggendaria "Six Gallery poetry reading". La fama arriva rapida e travolgente. I suoi versi cominciano a circolare e, nel 1956, la casa editrice di Lawrence Ferlinghetti (la "City Lights Books"), pubblica "Howl and Other Poems" causa di processi e bollato di oscenità per la sua esplicita presa di posizione a favore dell'omosessualità. Nessun processo e nessuna denuncia poterono però impedire a "Howl" di diventare uno dei poemi più celebri della letteratura contemporanea. "Ho visto le migliori menti della mia generazione rovinate dalla follia" è l'indimenticabile attacco. E' il primo scrittore beat, di fatto, a raggiungere un così vasto pubblico.
Insieme alla sua affermazione personale cresce di pari passo tutto il movimento Beat nel suo complesso. Nello stesso tempo l'America del periodo è attraversata dal clima di paura determinato della guerra fredda e da quello di sospetto innescato dalla Commissione per le attività antiamericane , presieduta dal senatore McCarthy . E appunto in tale contesto di chiusura sociale e culturale che esplodono gli autori beat, ormai "sdoganati" proprio da Ginsberg e dal suo irrispettoso poema.
Nei primi anni sessanta, l'avventura di Ginsberg non si esaurisce. E' ancora avido di sperimentazioni e di nuove esperienze. La sua vena creativa è ancora forte e copiosa. Sulla scena hippie irrompe uno strano personaggio, una sorta di alchimista moderno, Timothy Leary, a cui di deve la scoperta della LSD la droga psichedelica che Ginsberg accoglie con entusiasmo, contribuendo a decantarla e a diffonderla. Parallelamente, si fa sempre più intenso l'interesse per le religioni provenienti dall'Oriente, per certi versi abbastanza affini al misticismo generico tipico di quell'epoca. Anche in questo caso, Ginsberg è un adepto entusiasta e devoto del "nuovo" culto buddista, fino alla frequentazione del controverso guru tibetano Chogyam Trungpa Rinpoche. Lo studio del "Libro Tibetano dei Morti" e delle filosofie orientali sono stati un punto centrale della riflessione di Allen Ginsberg, e hanno lasciato tracce profonde nella sua poesia. Ginsberg poi ha fatto del "reading" (la lettura in pubblico) un evento popolare e di grande attrattiva che riusciva a coinvolgere migliaia di giovani (in Italia si ricorda ancora l'enorme platea che accolse il suo intervento al Festival dei poeti di Castelporziano). Infine, insieme ad Anne Waldman crea una scuola di poesia, la " Jack Kerouac School of Disembodied Poetics", al Naropa Institute in Boulder in Colorado.
Dopo numerose altre peripezie, iniziative, letture, polemiche e quant'altro (celebri le sue invettive alle riunioni dei Democratici), Ginsberg è morto il 5 Aprile 1997 nell'East Village di New York City a causa di un attacco di cuore e del cancro che lo affliggeva.
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