Recensioni libri

Georges Simenon

Georges Simenon biografia

Recensione

Foto

Libri


Autori
A B C D E F G
H I J K L M N
O P Q R S T U
V W X Y Z

Scrittori presenti: 21026

Menu

Recensioni libri
News
Autori del giorno
Top20
Le vostre Recensioni
Newsletters
Percorsi Narrativi
I nostri feed RSS
I premi Nobel per la letteratura
Albo d'oro Premio Strega
Albo d'oro Premio Campiello

Le campane di Bicêtre (Biblioteca Adelphi)


Georges Simenon Libri


Quando comincia a riprendere conoscenza in una delle uniche due camere singole dell'ospedale di Bicétre, Rene Maugras, direttore del principale quotidiano parigino, di quanto è avvenuto la sera precedente ricorda poco o nulla: sa che era a cena, come ogni primo martedì del mese, nella saletta privata del Grand Véfour (uno dei più antichi ristoranti della capitale, e anche uno dei più esclusivi) con un gruppo di amici i quali, come lui, possono considerarsi a giusto titolo, ciascuno nel proprio campo, dei personaggi molto, molto importanti - degli uomini arrivati, come si dice. A un certo punto era andato alla toilette, e lì (come scoprirà più tardi) lo avevano trovato, privo di sensi, un quarto d'ora dopo. Sa quindi di essere vivo, e dai luminari convocati al suo capezzale si sente dire che guarirà, che ricomincerà a muovere il braccio destro, che potrà di nuovo parlare. Ma Rene Maugras sa anche un'altra cosa: che non gli importa. A poco a poco, attraverso il groviglio di pensieri gli affollano la mente, si fa strada una domanda: "A che scopo?". A che scopo essere diventato un personaggio importante, a che scopo essersi dato tanto da fare - a che scopo vivere, in definitiva? Mentre tutti si chiedono che cosa gli passi per la testa, Maugras, con la lucidità di una solitudine interiore spogliata da ogni maschera, fa un bilancio impietoso della propria esistenza, interrogandosi sul senso di quanto hanno fatto lui e quelli come lui per per diventare ciò che sono.
 
Editore:
: pagine
Data di pubblicazione:--
Lingua:
Prezzo di copertina: EUR
Risparmio:
Ordina  Ordina il libro su Amazon
 
 
Scrivi una recensione a Scrivi una recensione a
 
Torna all'elenco dei libri
 
Uno sguardo all’indietro
----------------------



Che Georges Simenon sia un abile costruttore di trame gialle o noir è del tutto scontato, così come sia notoria la sua capacità di non limitarsi solo a un’accurata e logica descrizione della vicenda, ma sappia andare in profondità sondando l’animo dei protagonisti e ricreando mirabilmente atmosfere in cui il lettore ami immergersi.
Non è invece così frequente il caso che l’autore di lingua francese intraprenda un’altra via, diversa dal romanzo di genere, anzi se ne discosti in modo evidente, di modo da essere considerato un narratore a tutto campo, senza essere etichettato come un giallista, attribuzione che peraltro, nel suo caso, non può e non deve considerata restrittiva e dequalificante.
Simenon, infatti, ha l’ambizione di proporsi al pubblico anche come scrittore di trame in cui le tensioni emotive proprie del poliziesco vengono sostituite da vicende che sono il pretesto per un’analisi approfondita dell’Io dei protagonisti.
È questo il caso di Le campane di Bicêtre, romanzo piuttosto lungo (sono 261 pagine) che, nel toccare alcuni argomenti cari all’autore ( l’ostentata apparenza della classe borghese) intende rappresentare una presa di coscienza del personaggio principale, tale René Maugras, direttore del più importante quotidiano francese, ricco, potente, che vanta amicizie altolocate e che all’improvviso vede stravolta la sua vita da un aneurisma che gli provoca la paralisi della parte destra del suo corpo. Ricoverato in un ospedale pubblico, anziché in una clinica privata, per poter avere le migliori cure possibili, l’uomo, in quell’improvviso stato di dipendenza da altri, nel tempo che trascorrere più lento, in quanto i suoi ritmi sono necessariamente cambiati, provvede a un progressivo esame della sua vita, stendendo un bilancio per nulla soddisfacente.
Riscopre in lui, osservando gli altri (vecchietti che sopravvivono nell’ospedale), un barlume di umanità di cui non aveva più memoria, rivede come in una pellicola cinematografica le sue umili origini, la lotta per arrivare al successo, le donne di cui si è innamorato, ma che non ha saputo amare, il tutto pressoché immobile in un letto, che assume le caratteristiche di giaciglio della coscienza.
Sembra deciso a cambiare, a dare una svolta alla vita per recuperare il tempo perduto, ma con i progressi della pur lenta e non definitiva guarigione, con i contatti sempre più frequenti con quel mondo che, quando stava male, lo disgustava, i buoni propositi verranno meno.
E’ un romanzo ambizioso, in cui forse Simenon ha voluto rappresentare metaforicamente se stesso, è un libro che assume il carattere di una confessione per una colpa originale, possiamo dire innata e che, per quanto contrastata, finisce con il ritornare. Siamo fatti così ed è inutile che cerchiamo di cambiarci sembra dire Simenon. La vita è un eterno contrasto fra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere, una tenzone da cui finiremo con l’uscire sempre vinti e mai vincitori.
Lo stile è il solito di Simenon, misurato, sostenuto da un ritmo lento, ma non piatto, che riesce ad avvincere il lettore, nonostante le dimensioni dell’ambiente (una grigia camera d’ospedale), ritmo che solo verso le ultime pagine accelera per giungere, forse un po’ bruscamente, all’ultima, un lieto fine, si potrebbe dire, se non fosse per quel ritorno alla vita di prima che continuerà inconsciamente a non soddisfare René Maugras.
E’ un ottimo romanzo, per quanto presenti appunto questa disarmonia fra quasi tutto il corpo dello stesso e la parte finale, un passaggio prevedibile, ma un po’ troppo brusco.
In ogni caso è senz’altro da leggere.


Renzo.Montagnoli

Georges Simenon I Libri Biografia Recensione Le foto

Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!

 Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito.
Pubblica le news

ULTIME NEWS
Ombre di Guerra: Il Bambino di Marco Balzano, un fascista alla ricerca della madre Perduta
[30-10-2024]
Lidia Yuknavitch: La Scrittura come ribellione e redenzione nella sua cronologia dell'acqua
[23-07-2024]
Elegia americana di J.D. Vance: una voce dall'America dimenticata, un ritratto crudo della classe operaia bianca americana
[16-07-2024]
Rio de Janeiro, palcoscenico dell’anima in L'amore è un fiume di Carla Madeira
[30-06-2024]
Il lato oscuro dell’adolescenza. Le dieci lezioni sul male di Mauro Grimoldi
[13-06-2024]
Danza di ombre: Il commiato di Alice Munro
[15-05-2024]
Dietro le Facce del Male. Victoria Kielland ci porta in un Viaggio nell'emotività di Belle Gunness
[13-05-2024]
"Il Custode" di Ron Rash: un'epica tragedia ambientata negli Appalachi
[28-04-2024]
Leggi le altre News