2 febbraio 2020: tutto pronto, il grafico incisore che ha avuto dal ministro dell?Economia l?incarico di disegnare le banconote della Nuova Lira ha finito, il punto di verde perfetto. Verranno messe in circolazione a partire dalla mezzanotte. In ossequio al credo popolare sono stati abbandonati i poeti, gli artisti e gli scienziati: al loro posto le immagini degli eroi popolari e i martiri del governo sovranista. Il governo in carica da un anno e mezzo, e ormai la maggioranza costituita da un partito unico, il PSI ? Partito Sovranista Italiano ? frutto della fusione fra Lega, M5S, Fratelli d?Italia pi spezzoni di Forza Italia e della sinistra. Per tener fede alle promesse elettorali il PSI ha scassato i conti pubblici. Cos non c?era altro da fare che andare fino in fondo: uscire dall?euro mettendo in atto il piano B. Intanto la speculazione internazionale si stava gi preparando e le corazzate finanziarie erano pronte ad affossare la borsa italiana. Cos, la mattina del 3 febbraio, la borsa di Milano apre in calo del 14 per cento. I titoli bancari sono sotto del 30 per cento. Le banche hanno chiuso i bancomat, la fuga di capitali immediata e imponente. L?inflazione comincia a galoppare, al ritmo del 4 per cento alla settimana. I tassi d?interesse esplodono, le imprese indebitate dichiarano bancarotta, i mutui vanno alle stelle. Il potere d?acquisto dei salari si riduce del 70 per cento nel primo mese. Il paese in ginocchio. L?Italia sembra uscita da un?altra guerra mondiale e il debito pubblico ha fatto default. Si deve fare un decreto per vendere i monumenti agli stranieri. I cinesi comprano il Colosseo per 100 miliardi di euro, la Fontana di Trevi per 10 e tutte le opere della Galleria Borghese per 25. Gli americani acquistano in blocco gli Uffizi per 200 miliardi di dollari. I russi si prendono Pompei in cambio merce: le forniture di gas e petrolio all?Italia per venticinque anni. Ma l?impeto sovranista non si placa. Il governo nazionalizza tutte le industrie di armamenti e l?esercito viene mandato alle frontiere. |