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Una cavalcata rasserenante
--------------------------- Ferdinando Camon, figlio di contadini, non ha mai coltivato la terra; eppure, questa gli rimasta dentro, unatavica vocazione, trasmessa di padre in figlio, che rispunta nei suoi romanzi appena ve ne sia la possibilit. Lui, che stato il cantore di una civilt ormai scomparsa, quella contadina, fatta di duro lavoro, di sudore, di sacrifici, di miseria e anche di superstizione, resta indissolubilmente legato ad essa e nel trascorrere del tempo, quando i ricordi tendono a sbiadire, colorandosi per di rosa, guarda a quel mondo quasi con rimpianto. Vero che stato quello della sua fanciullezza, forse il periodo pi bello per un uomo, troppo breve per costruire un progetto di vita, ma non per sognare e fantasticare. E cos, se con La vita eterna Camon ha descritto il mondo contadino in tono per nulla idilliaco, con questo romanzo breve (La cavallina, la ragazza e il diavolo) lo fa rivivere ai giorni nostri, ma comera un tempo, avvolgendolo in un alone in cui lincontro fra reminiscenze, fantasia, sogno e desiderio si amalgamo dando vita a unopera che rasenta il favolistico, con tanto di morale finale. A ben guardare lo svolgimento, la presentazione dei personaggi, levolversi della trama e lepilogo ricordano certe parabole che, per la loro eterna validit, sono senza tempo, non in contrasto quindi con quellimmobilit, che era propria del mondo contadino, e che appunto in quanto tale aveva un tempo lungo fermo, praticamente eterno. La scrittura, come sempre fluida, mai aggressiva, lironia, che spesso affiora, quella capacit di descrivere uomini e cose, animali e paesaggi risaltano anche in questo breve scritto, che si impreziosisce ulteriormente nel penultimo capitolo, dedicato allo svolgimento di una corsa con cavalli, in pratica un palio, intorno alle mura di Montagnana. Labilit dellautore qui strabiliante, perch ritmo e invenzioni stilistiche finiscono con il rendere partecipe il lettore oltre le misure di unattuale telecronaca. Senza essere in sella a Maggie, la cavalla protagonista, si avverte netta la sensazione di correre al suo fianco, di essere l, metro dopo metro, fra gli incoraggiamenti degli spettatori, che sembrano risuonare nelle orecchie. Vi assicuro che si tratta di unesperienza esaltante, tanto da arrivare alla fine del capitolo quasi con il fiatone. Ma, ciliegina sulla torta, nelle ultime pagine, con il trionfo della giustizia, cosa tanto pi apprezzabile con i tempi correnti, la parabola giunge al suo termine, la favola esprime la sua morale e ci si sente pervasi da un grande senso di serenit. La cavallina, la ragazza e il diavolo veramente un gran bel romanzo. Renzo.Montagnoli
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