Agli inizi del terzo millennio emersa prepotente un'attenzione particolare, sino a ora mai considerata, verso le problematiche osteoarticolari dell'individuo. Il dibattito divenuto talvolta intenso, tanto da far nascere professionisti dedicati a tali argomenti. La parola magica su cui tutti hanno puntato l'attenzione "postura", intesa come condizione generale dell'equilibrio di un individuo in rapporto alla propria costituzione psicofisica. L'assalto alla diligenza, per cos dire, ha portato anche a distorsioni interpretative, svilendo il significato complessivo del problema. La figura del posturologo non si dimostrata vincente; non esiste come figura istituzionale, supportata da un titolo di studio, piuttosto esiste come interprete autoreferenziale delle grandi problematiche che attengono all'equilibrio dell'individuo, coagulando il proprio sapere spesso nella sola prescrizione di una soletta plantare. Il testo che gli autori hanno inteso scrivere esprime appunto la vastit e la complessit del problema che fonda le proprie radici in quattro decenni di esperienza clinica ed operativa. Ciascuno di loro ha descritto la specifica attivit di studio e di lavoro, partendo dall'analisi dell'Ergonomia nella sua complessit culturale e tecnica, proseguendo con il ruolo del movimento indispensabile nella vita dell'individuo in tutte le fasi dell'esistenza. Gli autori hanno poi focalizzato i percorsi di Educazione Posturale, nella fase pratica di ottimizzazione dell'assetto biofisico della persona, alla luce delle pi importanti problematiche di salute soprattutto dell'et evolutiva, di pertinenza dell'ortopedico specialista, completando il tutto con un capitolo di grande interesse e difficolt (ginnastica del pavimento pelvico). In questi estesi ambiti, tutti possono attingere argomenti di riflessione, elementi di cultura pratica, impostazioni metodologiche del proprio lavoro: in altri termini selezionare gli strumenti per un dibattito moderno e costruttivo. Presentazioni di Carmelo Marmo e Benvenuto De Ponte Conti. |