La fusione di Comuni, nell'ordinamento italiano come in altri sistemi giuridici, ha conosciuto negli ultimi anni un fiorire di interesse da parte sia delle istituzioni politiche, sia degli studiosi appartenenti alle discipline scientifiche che a vario titolo informano ed innervano il procedimento aggregativo tra Enti di prossimità. La tensione verso incisive politiche di semplificazione dell'assetto amministrativo locale, sostenute da significativi incentivi ? diretti e indiretti, di provenienza statale e regionale ? ha elevato la fusione di Comuni ad argomento di attualità per i poteri locali interessati alla sperimentazione del percorso aggregativo; allo stesso modo ciò è avvenuto per l'accademia, parimenti impegnata ad offrire chiavi ermeneutiche e soluzioni innovative a fronte delle rinnovate esigenze di attuazione dell'istituto. L'attenzione verso le fusioni è sollecitata dalle molte sfide connaturate al richiamato processo attuativo: si pensi al percorso di avvicinamento al referendum consultivo, oppure alle potenzialità e buone prassi legate alla (ri)organizzazione dell'Ente locale istituito con la legge-provvedimento regionale, riguardanti gli uffici, le risorse umane, il bilancio e la rappresentanza del nuovo Comune. Inoltre, si consideri il rilievo di istituti intesi a salvaguardare l'identità e il peso decisionale delle comunità originariamente rappresentate dai Comuni fusi, come i Municipi, nonché la persistenza di lacune normative e comunicative interistituzionali cui l'abnegazione e la vivacità professionale e gestionale di amministratori, tecnici e funzionari hanno saputo ovviare con accorgimenti che si è ritenuto di descrivere, nell'ottica di favorire la buona gestione e positiva definizione dei procedimenti aggregativi futuri. Traendo spunto dai seminari organizzati dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Pavia in collaborazione con Regione Lombardia, il volume compendia riflessioni e testimonianze sulle ambizioni e le criticità, le sfide e le implicazioni di uno tra i procedimenti meno studiati e più articolati fra quelli noti alla scienza dell'Amministrazione locale. La logica che irradia l'intero lavoro si fonda sulla condivisione di buone prassi ed approfondimenti sia accademici sia tematico-operativi, tali da ricomporre un quadro di straordinaria complessità, nell'accezione più positiva del termine. |