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Che Gordiano Lupi sia uno scrittore prolifico e poliedrico lo testimonia la sua biografia letteraria (http://www.infol.it/lupi/biografia.htm). Dalla stessa biografia, peraltro, si evince il suo interesse per la realt e la cultura cubana (di cui uno tra i maggiori conoscitori in Italia). Lupi torna in libreria dal 23 settembre con un nuovo romanzo a met strada fra horror e reportage, offerto al lettore con la sua tipica scrittura efficace e senza fronzoli. Un romanzo che attinge a Cuba, ma anche alle inquietudini pi profonde della natura umana. Il titolo Una terribile eredit (pag. 128, 12 euro) ed edito dalla piccola, ma prestigiosa, casa editrice Perdisa Pop nellambito della collana Walkie Talkie diretta da Luigi Bernardi. La storia nasce nel cuore della guerra in Angola: i soldati cubani sono costretti a vivere un tormento assurdo e privo di logica, nel cuore di unAfrica selvaggia, tra mangiatori di scimmie, ritualit macabre e violenza efferata. Tra quei soldati c il protagonista del libro: un cittadino comune che si ritrova immerso in un incubo, mentre la moglie incinta lo aspetta a casa allAvana insieme a un destino di follia. Un incubo che dura cinque anni, il suo (che tocca perfino lesperienza del cannibalismo), e che si trasforma in un rinnovato incubo allorquando luomo torna a casa: la spersonalizzazione causata dalla guerra e le tragedie vissute, sommate alla crudelt del regime, faranno di lui un disumano assassino. Rimasto vedovo, luomo brancoler tra le strade povere dellAvana per dare la caccia alle vittime innocenti della sua mente devastata; eppure, paradossalmente, non verranno meno la sua sensibilit di base, lamore per il figlio, il senso di colpa. Una storia che si alterna tra macabro, follia, amore e morte in una terra che resta ancora da scoprire. Massimo Maugeri --------------- --------------- UNA TERRIBILE EREDIT di Gordiano Lupi Collana Walkie Talkie // diretta da Luigi Bernardi // Perdisa Pop // euro 12,00 // pagine 128 // Isbn 978 88 8372 376 6 //
Massimo Maugeri Un incubo che si materializza in un uomo apparentemente normale, ma segnato da unesperienza che ha fatto emergere quegli istinti bestiali presenti in ogni individuo, confinati sul fondo della coscienza, ma pronti a esplodere quando si verifichi un fatto, un evento che funge da catalizzatore. Una terribile eredit, lultimo romanzo di Gordiano Lupi, un noir profondamente distopico, in cui la realt umana viene vista con un senso di profonda disillusione, una presa di coscienza sullimperscrutabile e ignoto che dentro di noi, su quel male che ci portiamo appresso senza saperlo. La vicenda ha inizio in unAngola insanguinata dalla guerra, a cui il protagonista cubano partecipa non per vocazione, ma perch praticamente obbligato. E una parte, questa, del romanzo in cui lautore piombinese ha dovuto far leva molto sulla fantasia, poich non conosce quei posti, cos che ne risulta uno stato abbastanza sui generis; ma proprio per questo emblematico di qualsiasi conflitto. I bombardamenti, le imboscate, le uccisioni, il cameratismo, lo sfogo con le puttane, la paura, la nostalgia sono proprie di ogni ostilit e il solo fatto che questo avvenga in Africa, anzich in Europa, nulla toglie alle sensazioni dei protagonisti, allorrore dilagante, allangoscia, perch questo caratteristica di ogni guerra. Quando la morte sempre al tuo fianco i freni inibitori si allentano, si diventa capaci di tutto, anche, per necessit, di divorare i propri simili. Questo fatto, che ha segnato indelebilmente la mente del personaggio principale, stato dapprima dallo stesso oscurato, ma il non poterne parlare, il non trovare sfogo a un tormento che scava in profondit fa vacillare la personalit, fa prorompere quel che di male sempre presente in noi. E cos, nella seconda parte, che si svolge a Cuba e la cui conoscenza allautore giova in modo rimarchevole, ha inizio il vero e proprio noir, una ripetizione del rito macabro del cannibalismo in Angola per un uomo che, ritornato alla vita consueta, non ha pi il supporto psicologico della moglie, morta di parto nel dargli alla luce un figlio che conosce gi cresciuto. Avvilito per le esperienze della guerra, senza un preciso riferimento affettivo, disgustato per la decadenza del regime al riguardo molto riuscito il contrasto fra la bellezza della natura e lo squallore di unumanit senza speranza - , diventa facile preda di un mal sottile a cui cerca invano di resistere e cos inizia il suo percorso di mostro, attirato da vittime innocenti quali i bambini. Il suo racconto, iniziato con la guerra in Angola, si svolge nellintrico di una ragnatela sempre pi fitta, di cui finisce con lessere carnefice e vittima. E un uomo solo con il suo male, con la sua disperazione, con il suo dolore, immerso in un orrore a cui cerca invano di sfuggire. Il percorso torbido della mente riesce a dare al protagonista una visione umana, grazie al senso di piet che emerge dalle righe. E Cuba vive la sua grigia esistenza, descritta in modo ammirevole, nellimpassibilit di un governo incapace di comprendere lanimo umano. La lettura , ovviamente, pi che consigliata. Renzo.Montagnoli
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