Meta di anarchici, socialisti, futuristi e poeti, all'inizio del Novecento Capri diventa mitica terra di avanguardie artistiche e storiche. È però una Capri nascosta, quella, lontana dall'immagine facile dell'isola di De Sica e della Loren che ha popolato l'immaginario italiano dal dopoguerra. Lea Vergine torna su quei dieci chilometri quadrati di rocce a picco sul mare che hanno dato vita a gran parte della politica e della cultura dei primi del Novecento: Gork'kij, Andreev, Depero, Marinetti, Sibilla Aleranno. Documenti, testimonianze, frammenti e numerosissime illustrazioni creano un inventario unico di storie e incontri di un'isola corrosa e insieme alimentata al tempo stesso dalla leggenda. |