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La vita di una casa dallUnit dItalia
------------------------------------------ Gli uomini continuavano a nascere e morire, come dappertutto, e come dappertutto impiegavano la maggior parte del tempo che intercorre tra le due date fondamentali e forse uniche della loro esistenza, per trafficare tra di loro e per infastidirsi a vicenda; ma questa attivit assolutamente normale, in ogni epoca, e non ha mai fatto notizia. Di Sebastiano Vassalli ho gi letto La chimera e Le due chiese, splendidi romanzi in cui lautore a suo modo ripercorre la storia con locchio attento a un microcosmo, come a voler dire che i fatti eclatanti, gli avvenimenti, i personaggi di primo piano di determinati periodi sono il frutto esclusivo dei tempi e delle genti che vivono in quellepoca. Ma su ogni cosa appare evidente che questi piccoli esseri fragili che si agitano, gli uomini, sono appena un soffio di vita che come si leva si spegne. Per gli uomini esiste il tempo, per gli dei no, che anzi si divertono a osservarci nei nostri inutili tentativi di dare scacco proprio a quel tempo che scorre inesorabilmente e che dimostra, una volta per tutte, che per noi non c speranza. Anche in Cuore di pietra presente, forse in modo pi marcato, questo pessimismo esistenziale, ma non incide sulla piacevolezza della lettura di unopera che alcuni considerano minore nella produzione di Vassalli, ma che, secondo la mia opinione, invece una delle migliori. Il ritratto storico del nostro paese dallunit fino quasi ai giorni nostri, per quanto affastellato di personaggi e di vicende, quanto di meglio abbia letto sullargomento in questi ultimi anni e il tutto parte da un punto fisso, da una cosa inanimata, quale una casa, un palazzo signorile, eretto in una citt della pianura, che non difficile identificare in Novara, localit di residenza dellautore. In questa abitazione si succedono proprietari e inquilini, appunto dallunit ditalia fino quasi ai giorni nostri; un palazzo gentilizio e come certa nobilt con il tempo va decadendo e piano piano giunge a un limite di estremo degrado, tanto che si ha la sensazione che da un momento allaltro possa crollare, e invece ancora l, gli intonaci disfatti, il tetto che lascia passare acqua, gli infissi pressoch distrutti. Anche la casa, cos ben descritta, ha un legame ben preciso con lo scrittore, perch si tratta di Villa Bossi, in cui ha vissuto a lungo, ora purtroppo mal ridotta, decrepita, ma che muove a tenerezza in chi l ha maturato un periodo di esistenza, in un gioco della memoria che si intreccia con la Storia. Ed appunto la Storia la vera protagonista, la Storia che non sconfigge il tempo, ma attrae nel ricordo i fatti, riporta leterna disfatta degli uomini nella loro illusoria lotta con il tempo, in cui le idee, gli sforzi, le passioni sono la rappresentazione di unopera allestita sul palcoscenico della vita, per vincere la morte, inutile battaglia perch la commedia, pur variando i personaggi e le scene, ha sempre quella inevitabile conclusione. Il pessimismo, quindi, regna sovrano e viene spontaneo associarlo, soprattutto come fonte dello stesso, a quello leopardiano. E giusto, per, tener presente che non ci troviamo di fronte a un romanzo deprimente, perch presente in Vassalli unautoironia che snellisce il racconto, lo rende pi facilmente assimilabile, quasi nascondendo quella malinconia di fondo che invece lo sorregge e lo anima. Ci si accorge di ci lentamente, pagina dopo pagina, con indotte riflessioni sui numerosi protagonisti, fuochi fatui che si perdono nel turbine del tempo e che solo la parola scritta di un grande autore riesce a far uscire dal buio in cui sono precipitati. Ma il romanzo ha anche un altro valore, per nulla indifferente, perch Vassalli ha saputo raccontare il Novecento con una straordinaria levit e con saggezza, cos che alla fine del libro ci si accorge che ha scritto di noi italiani, di come eravamo, di come abbiamo percorso gli anni di questa nazione ancora giovane e di come siamo diventati, un autentico gioiello per comprendere lattuale situazione, perch nella storia nulla appare dimprovviso, tutto ha unorigine, ogni cosa ha un suo motivo. Cuore di pietra un romanzo di grande bellezza e pertanto la lettura senzaltro raccomandabile. Renzo.Montagnoli
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