Questo libro un concentrato di dubbi, un generatore di interrogativi. Non risolutivo ma, forse, utile. Accorgersi di ci che accade nei nostri giardini il primo passo per cambiarlo. un viaggio che testimonia le tante conseguenze del famigerato surriscaldamento globale in giardino, evitando giudizi assoluti e formule stereotipate. Il giardino di domani, forse, sar in grado di lavorare sul superfluo e sul pretestuoso, concentrandosi sull'espressione sincera dei luoghi. Il che gi vale come una promessa di sostenibilit. Occorrer rinunciare a qualcosa, riabituarci a ritmi meno nevrotici, fare i conti con poca acqua, pochissima manutenzione e tanta lentezza. Vuol dire rispettare i tempi e le condizioni che la natura impone. Lo slow gardening non un fatto di quantit, ma di qualit. Piantare per contrastare il cambiamento climatico significa innanzitutto piantare assecondando il cambiamento climatico: trovare specie e tecniche che garantiscano la sopravvivenza pur in un contesto alterato e artificioso. |