L'archeologia del rupestre un ambito di studio ancora in via di sviluppo, ma, dopo molti anni di applicazione sul campo, diventata parte integrante delle ricerche che, in aree caratterizzate da una favorevole condizione geomorfologica del suolo, si interessano della struttura insediativa delle campagne in et tardoantica e medievale. Le proficue esperienze dell'area laziale hanno stimolato l'organizzazione di una serie di convegni (2005, 2009, 2019) dedicati agli "Insediamenti rupestri di et medievale" dell'Italia centrale, meridionale e insulare, dove l'architettura "in negativo" maggiormente presente, cercando di mettere al centro dell'attenzione gli aspetti metodologici (catalogazione, rilievo, problemi di interpretazione e datazione), gli elementi caratterizzanti (organizzazione e funzionalit degli spazi abitativi, le attivit produttive, i luoghi di culto, le infrastrutture) e, da ultimo, il rapporto tra struttura rupestre e contesto. Analisi, documentazione e interpretazione, sono i passaggi caratterizzanti di ogni indagine archeologica che vede risultati attesi nell'applicazione rigorosa di metodi che si vanno affinando con nuove ricerche. Solo dopo un'accurata sperimentazione, infatti, oggi possibile proporre una metodologia specifica per lo studio della realt rupestre che si affianca alla pratica della topografia archeologica, da cui eredita gli aspetti essenziali, entrando per nel vivo di una specificit assolutamente originale dovuta alla continua frequentazione delle architetture in negativo. |