Che cosa c'entra l'anima con i'iPad? In apparenza, niente. La prima quella fitta di rimorso che ci avvisa che siamo vivi e coscienti, il secondo l'assoluto tecnologico del momento. Tuttavia, questa strana coppia ha un'affinit profonda, e la tecnica, come in un corteo, porta alla ribalta una moltitudine di cose antichissime. Quali? Anzitutto la scrittura. Tanto l'anima quanto l'iPad hanno memoria da vendere e sono blocchi su cui leggere, scrivere, archiviare. Questa scrittura, dentro e fuori della mente, l'origine della coscienza e del mondo sociale. Perch la scrittura insieme la base della realt sociale e la base della nostra coscienza e del nostro pensiero, il cui spettro peggiore proprio l'Alzheimer, la perdita della memoria vissuta come perdita del pensiero. Ecco perch la grande svolta tecnologica che ha caratterizzato gli ultimi trent'anni ha riguardato proprio la scrittura, e il suo emblema oggi l'iPad. Anima e iPad sono dunque gemelli. E l'iPad, che quando spento, con il suo schermo lucido, pu servire come specchio per pettinarsi o rifarsi il trucco, quando acceso, con la sua memoria attivata, diviene letteralmente lo specchio dell'anima. In questo libro parlare di iPad diviene parlare non di un dispositivo tecnologico, ma di noi stessi, della nostra vita, del nostro pensiero, del nostro mondo. |