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Recensione J. J. Connolly L'ultima partita - Quarta di copertina
Sullo sfondo di una Londra allucinata, tra spacciatori e balordi di ogni tipo, un noir sporco e tagliente da cui è stato tratto il film The Pusher di Mathhew Vaughn.
Dopo dieci anni nello spaccio della roba pesante, uno dei pusher piú potenti di Londra - un giovane imprenditore serio, scrupoloso e stimato nel suo ambiente - decide di uscire dal giro e ricominciare un'altra vita. Ma proprio quando sta per chiudere bottega, il boss Jimmy Price pretende da lui un ultimo importante favore: trovare la figlia scomparsa del suo vecchio amico Eddie Ryder, potente magnate dell'edilizia e divino mondano. E il nostro pusher è costretto a giocare la sua ultima partita...
I sogni di una generazione divisa tra l'edonismo dei locali alla moda e la tentazione del colpo perfetto in una crime-story che è anche un magistrale affresco del lato oscuro di una città.
Con un solo libro J. J. Connolly ha fatto centro e ha dato una bella scossa al romanzo criminale inglese.
«Uncut»
Un libro con una presa sul gergo della malavita che non si vedeva da tempo.
«The Guardian»
Dalla prima all'ultima pagina una lettura di piacere irrefrenabile. "Literary Review»
Quest'anno c'è un romanzo noir imperdibile: L'ultima partita.
«The Times»
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