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Recensione Rusty Fischer

Rusty Fischer

Gli zobie non piangono

Io e gli zombie non siamo mai andati molto d’accordo. Sarà per il loro aspetto ..beh sì..cadaverico,la pelle lacerata e gli arti spesso mancanti o il fatto che si trascinano in quel modo strano, lento ma inesorabile verso di te o forse proprio perché, si da il caso, che il loro piatto preferito, sei proprio tu o meglio una parte di te, il tuo cervello.
No, non amo gli zombi. Sono una fifona,io. Niente film stile L’alba dei morti viventi per me. Mi ci vedete a trent’anni a guardare ancora sotto il letto?
Perciò quando in libreria ho visto Gli zombi non piangono sono passata oltre, ma ammetto che la copertina mi faceva impazzire, e così per un puro vezzo estetico sono tornata indietro, l’ho preso in mano e mi sono detta: eh dai, sei cresciuta,no?! E poi quale libro migliore per rendere l’atmosfera di questo periodo dell’anno(che nonostante tutto adoro)? Così ho dato una scorsa alla trama e ho pensato che tutto sommato questo tipo di zombie mi sarebbe pure potuto andare a genio.
E non mi sbagliavo.
Ho iniziato il libro subito una volta a casa e l’ho terminato in appena due giorni. Questo libro ti trascina inesorabilmente dentro la storia.
Madison è una ragazza come tante, vive con il padre,ha un’amica del cuore, Hazel, va a scuola e ha una cotta per il nuovo arrivato. Niente di speciale insomma. La sua vita ordinaria continua a esserlo almeno fino a quando una notte non le piomba un fulmine in testa..e non in senso figurato. Si risveglia poche ore dopo, con un buco in testa e con una voglia matta di cervello. Non sa bene come giudicare i suoi sintomi: battito cardiaco assente, respirazione azzerata e ipotermia accelerata. Così accende il computer, digita i suoi sintomi come parole chiave e “santo” google sputa il responso: Potresti essere uno Zombie. Già.
La sua vita viene sconvolta, mentre le persone di sempre le voltano le spalle e deve lottare per camuffarsi in mezzo ai Normali, si ritrova accanto ad aiutarla due mentori e amici molto improbabili: Dane e Cloe zombie anche loro. Ma non è finita, dovrà infatti vedersela con gli Zerker, zombie sì ma più cattivi e spietati, che le danno la caccia .
Non solo la trama è originale ma è anche il modo in cui è scritta la storia a rendere questo libro un Bel libro. La nostra protagonista non è priva di ironia, nonostante tutto quello che le succede prende la vita, o meglio la non-vita, con molto molto sarcasmo. Il libro fa davvero sorridere e divertire. Non si fa fatica ad affezionarsi a Maddy, anche se ammetto che qualche volta sarei voluta entrare nel libro e scuoterla fino farle battere i denti e gridarle: MAPERCHÈTIFAITRATTARECOSÌDAHAZEL? Ma a parte questo il suo umorismo mi ha davvero conquistata. Un libro leggero, da leggere accanto allo scoppiettio di un camino acceso. La scrittura è fluida e le pagine corrono veloci, si legge davvero tutto d’un fiato, senza annoiare mai.
Se posso dare un giudizio negativo,solo uno … anzi il mio è più un appello agli scrittori, basta triangoli amorosi. Per favore.

Per il resto..gli zombie magari non piangono ma, almeno in questo caso, fanno davvero ridere.. da leggere!!

Di valeottantadue

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