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Recensione Giuseppe Patroni Griffi Quando eravamo...
Una pubblicazione che vuole essere un prezioso omaggio a uno tra le più eclettiche e rappresentative personalità artistiche del Novecento, presentandoci un suo lato ancora inedito: la fotografia.
Non c’è neppure un’ombra di riaffermazione trionfalistica in questo interludio di Fausto Nicolini che inalbera un titolo dispregiativo per rovesciarlo in antifrasi; c’è piuttosto un mood malinconico nei confronti di un tempo, di una società, di un costume rivissuti come in una zoomata a ritroso sul filo di un’autoironia leggera e controllatissima.
Il libro si apre con un verso destinato a diventare tacitamente emblematico. Quando eravamo… - lungi dal voler essere una monografia su un artista, o una storia della lettura silenziosa dei generi sessuati di una cerchia di intellettuali – sollecita il sospetto verso chi ama isolarsi in chi, invece, come gli amarcord di quando si stava insieme, rimane fedele ad un dialogare tutto asessuato e trisessuale. Un incontro tra il rigore del memoriale, gli estri dell’intuizione poetica e l’intricata fluidità dell’album di documentazione fotografica; un percorso a ritroso nella vita di quel giovane drammaturgo, scrittore, regista teatrale e cinematografico, conosciuto come Peppino Patroni Griffi. Tuttavia, Nicolini, come altri poeti, si pone in una direzione di scrittura che mette al centro il rapporto tra soggetto e realtà, tra concretezza e visione, tra individuo e molteplicità, in una poesia che si assume il compito di essere, non lo specchio della storia privata dell’autore, ma l’espressione dell’esperienza vissuta che tocca i grandi temi della vita.
Quando eravamo… è stata scritta ricalcando e sottolineando la singolare dote artistica di Giuseppe Patroni Griffi, quella sua geniale e naturale strafottenza o, come scrive Raffaele La Capria, “la divina spregiudicatezza”.
E a Peppino Patroni Griffi è dedicata.
Per acquistarlo invia un’email a posta@onyxeditrice.com
Giuseppe Patroni Griffi (1921-2005), napoletano. Scrittore, commediografo, regista teatrale e cinematografico. Ha pubblicato racconti e romanzi tra cui La morte della bellezza e Allium.
Tra le commedie ricordiamo: D’amore si muore; Metti, una sera a cena; Prima del silenzio. Per il
cinema ha diretto Elizabeth Taylor, Charlotte Rampling, Florinda Bolkan, Annie Girardot.
Intensissima l’attività di regista teatrale: cominciata nel 1965, ha portato in scena soprattutto Pirandello, ma anche Viviani, De Filippo, Goldoni, Molière e altri. Per la televisione, colossali le dirette in mondovisione dell’opera pucciniana Tosca, nei luoghi e nelle ore di Tosca (1992) e della
Traviata di Verdi da Parigi (2000). Entrambe hanno ricevuto i prestigiosi Emmy Award.
Fausto Nicolini, napoletano del 1965, vive a Roma. Per 11 anni è stato assistente dello scrittore
e regista Giuseppe Patroni Griffi lavorando con i più famosi attori della scena italiana.
Collabora con importanti testate giornalistiche. Dal 1998 lavora al Corriere della Sera. Nel
2000 fonda e dirige il mensile Ronciglione e dintorni i suoi articoli e recensioni appaiono
sulla pagina web www.lavocedidentro.blogspot.com. Nel 2007 pubblica la prima raccolta di
poesie Quelle che smuovono ... (Campanotto), a cui segue nel 2009 Bischizzi (LietoColle). Per
i preziosi tipi della Pulcinoelefante vanta Lo scrittore (2008) e Vito Maior (2010), omaggio al
poeta e amico Vito Riviello.
Quando eravamo…
Interludio in versi di Fausto Nicolini
Immagini di Giuseppe Patroni Griffi
Onyx Editrice, 2011
48 pagg. – Euro 30
ISBN: 978-88-89410-37-0
Di Susy
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