Recensione Emilio Salgari Le tigri di Mompracem
Emilio Salgari Le tigri di Mompracem
Le mie prime letture da ragazzino portavano il nome di Salgari, "I misteri della jungla nera" e "La rivincita di Tremalnaik" furono in assoluto i miei preferiti anche se si trattavano di edizioni riservate ai ragazzi.
Ho visto come tutti coloro della mia generazione lo sceneggiato che ha elevato Sandokan ad una sorta di culto nazionale ed è stato con una sorta di timore ed esaltazione che ho cominciato a scorrere le versioni integrali del ciclo della Malesia.
Il Sandokan di Salgari è un uomo impetuoso, superbo, spavaldo, coraggioso ed intrepido oltre ogni limite ed il fido Yanez è esattamente come ci è stato cinematograficamente descritto. Un romanzo avvincente, una trama articolata e non prevedibile, con punti di liriche e pathos non indifferenti. Ho letto che Salgari non si sia mai recato in Malesia eppure le descrizioni sulla vegetazione, sugli usi ed i costumi indigeni sono quanto di più accurato tanto da far pensare che abbia avuto un relatore come fonte d'ispirazione anche perchè, secondo una recente teoria, un pirata omonimo ha scorrazzato per quello stesso mare avendo Mompracem come base e che sia stato affiancato da un avventuriero di sangue italiano.
Buona lettura ragazzi, Le tigri di Mompracem è un testo da non perdere adatto sia ai ragazzi che agli adulti. Amore, rispetto, amicizia e fratellanza sono valori che diamo ormai troppo spesso per scontati e che andrebbero insegnate anche attraverso classici sempreverdi come questo alle nuove generazioni.
Di Pierluigi
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