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Recensione
Blackjack club: la vera storia dei sei studenti del MIT che hanno sbancato Las Vegas Uno dei libri imperdibili per gli appassionati di blackjack è indubbiamente “Blackjack Club” di Ben Mezrich. Non si tratta di un libro imperdibile solo perché è uno dei pochi romanzi a tema blackjack presenti nelle librerie, bensì perché riesce a coniugare perfettamente azione, suspance e analisi di un gioco che è semplice solo in apparenza. La storia di “Blackjack club” è stata recentemente raccontata al grande pubblico da un film molto accattivante, “21”, (in origine il blackjack si chiamava, appunto, 21) che ha dato un buono slancio a questo gioco da banco americano, motivo per il quale recentemente Mondadori ha deciso di ristampare il libro. A rendere avvincente la storia raccontata da Mezrich è il fatto che tutto quello che viene descritto è realmente accaduto in America sul finire degli anni 90'. Un gruppo di studenti del Massachusetts Institute of Technology (MIT), guidati dal loro professore, sbancarono letteralmente alcuni casinò di Las Vegas grazie alla tecnica del conteggio delle carte. Non si trattava di un'attività illegale, di una vera e propria truffa ai danni dei casinò, bensì dell'applicazione di un metodo matematico che annullava completamente il vantaggio del banco. Memorizzando le carte che vengono giocate durante una partita di blackjack si riescono a prevedere quelle restanti nel sabot. A questo punto si potrà giocare più pesante, puntando migliaia di dollari in una volta sola. Immaginatevi gli studenti che perfezionano questo metodo e, cosa non da poco, riescono ad applicarlo nei maggiori casinò della capitale del vizio. In poco tempo diventano high roller, capaci di vincere migliaia di dollari con una giocata magica. La loro vita cambia nel giro di una serie di puntate vincenti. Siamo negli anni 90', Las Vegas non era ancora in crisi e i casino non utilizzavano sofisticati sistemi per evitare il conteggio delle carte. L'abilità di questi ragazzi stava nel lavoro di squadra. Alcun di loro erano incaricati di contare e di riferire, altri di entrare nel gioco nelle fase calda della partita. Poco alla volta i casinò si accorgono della loro ingombrante presenza e iniziano a cacciarli, anche con le maniere forti. Ma loro, non domi dei guadagni accumulati a danno del casinò, si travestono per eludere la sorveglianza. Come potete intuire il libro è assai interessante. Certo, il metodo del conteggio delle carte ora avrebbe senso solo nelle partite tra amici, visto che ormai tutti i casinò attuano stratagemmi perché non sia possibile eseguirlo. Stessa cosa per i casinò online in cui le carte vengono mescolate alla fine di ogni mano. Ciò non toglie che “Blackjack club” riesce a spiegare come l'applicazione di leggi matematiche accompagnate da una memoria di ferro possa rendere vulnerabile il banco in un gioco di carte. Il blackjack è l'esatto opposto delle slot machine: è il gioco da casinò in cui le decisioni del giocatore sono più importanti per gli esiti della partita. Preziosa per il libro è stata la testimonianza di uno dei partecipanti di questa storica impresa. C.M. per ZAM.it Di Carlo_M
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