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Recensione Rafael Medina
Capita sovente, soprattutto nel panorama editoriale italiano di questi ultimi anni, di imbattersi in libri fantasy. Sarà l'onda lunga dei successi d'Oltralpe, sarà il fascino che certe tematiche portano con sé, i lettori nostrani, sempre più, si avvicinano ad un filone snobbato o considerato di seconda categoria. Ingiustamente a mio modesto avviso. E così, leggendo Sigvard. Gli alfieri del tempo, pubblicato da Arkadia Editore, piccola ma agguerrita casa editrice nata nel 2009, non si può che rimanere piacevolmente stupiti. L'autore, Rafael Medina, è stato capace di confezionare una storia di ampio respiro, con personaggi vividi ed emozioni che si alternano pagina dopo pagina. Insomma un buon prodotto fantasy made in Italy, che nulla ha da invidiare ai cugini stranieri, pensiamo soprattutto a quelli inglesi o americani. Gli ingredienti per una storia intelligente e ben calibrata ci sono tutti: lo scontro tra il bene ed il male, la lotta all'ultimo sangue per accaparrarsi il potere o difendere il genere umano, la presenza di figure ben delineate che riescono perfettamente a ricreare un clima di complicità tra lettore ed autore. Ed ancora: maghi, elfi, draghi, vampiri. Attenzione però, non posti a caso, come a voler coprire spazi non di pertinenza, ma ogni figura sapientemente collocata in un contesto e asservita alla storia generale. Che dire d’altro? Il romanzo è veloce, si legge facilmente anche grazie alla rapidità delle scene e alla brevità dei capitoli. Per quanto concerne la trama, ci troviamo di fronte ad un connubio tra temi classici ed innovazione. Nel senso che pur introdotto nei migliori canovacci del fantasy, Medina riesce a proporre qualcosa di nuovo. Il suo Ryan, umano vampirizzato, viene sottratto al potere del demone Sigvard da due elfi, Bersot e Althea, i quali, consci di dover scovare al più presto un candidato da opporre al signore del male, lo conducono in un non tempo, una dimensione di cui i due elfi, dotati di poteri straordinari, sono anche i custodi. Qui, l’uomo-vampiro, viene istruito affinché utilizzi le nuove capacità acquisite a fin di bene. Ma se la trama fosse tutta qui, capirete bene che il romanzo sarebbe finito già al rogo. Invece, capitolo dopo capitolo, scopriamo che Ryan è stato addirittura catapultato dai suoi mentori in pieno medioevo – di cui abbiamo molteplici cenni, soprattutto in relazione alle storie parallele che si sviluppano all’interno di quella principale – e seguirà un “corso” di dieci secoli affiancato dal mago Ray Cobalto e dal drago Krystie-Zea. Saranno proprio loro ad insegnare le arti atte a sconfiggere Sigvard. Non sveliamo il finale, ricco di colpi di scena, tanto meno approfondiamo la trama, lasciando a voi il gusto di scoprire tutto il resto. Rimane da dire che finalmente ci è capitato tra le mani un bel libro che merita sicuramente di figurare nelle librerie degli amanti del genere. Cobaltfree Di Cobaltfree
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