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Recensione Alessandra Galdiero
I nemici vivono in casa, ci osservano, ci studiano, carpiscono le nostre debolezze e ce le puntano contro, fino a che siamo costretti a saltare dal grattacielo per non finire divorati dalle fiamme e per questo la nostra morte potrebbe quasi definirsi un suicidio... Il quinto libro di Alessandra Galdiero s’intitola “Sentire che stai male mi toglie il respiro… perdutamente” edito dalla CSA Editrice. Un romanzo psicologico denso di passione in cui s’intrecciano amore e morte, immaginazione e poesia. Andrea, il protagonista del libro, si sente perduto nel momento in cui la donna con cui ha condiviso la maggior parte del suo tempo lo abbandona a se stesso. Quello che il protagonista vuole, che desidera ardentemente, è sincerità, fiducia e affetto. Ma incontra sul suo percorso solo delusione e incomprensione. Ma quello che scopre non è facile da accettare, gli sembra addirittura impossibile convivere con la nuova realtà che si va delineando dinanzi a lui. E il rimorso per gli sbagli commessi diventa una colpa da espiare… … Forse tutto ciò che è osservabile è così come lo vediamo. Ma cosa c'è invece nel fondo dello stomaco? Quali sono le sensazioni che vibrano allo stato puro? Basta porsi delle domande per scoprirlo? Basta respirare per sentirsi vivi? E quando manca il respiro non siamo comunque vivi? E se questo libro rispondesse per noi almeno ad una di queste domande, non avremmo raggiunto uno stato d'incoscienza tale da essere in grado di capire quello che siamo veramente? ORDINALO SU Di alessandrahesse
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