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Recensione Stefano M. Colonnese
I - Già li vedo, i titoli delle prime pagine domani! “E’ ancora mistero nel giallo dell’estate”. Oppure: “Nessuna traccia per la morte dell’ingegnere.” Occhiello: “Gli inquirenti scavano nel passato dell’uomo.” I giornali ci sguazzano in questa cronacaccia, una morte ancora misteriosa, un uomo apparentemente benestante di cui non si sa nulla, né di che cosa si occupasse, né della sua vita privata, parenti, amici, affetti, amori passati o presenti, magari clandestini o border line, relazioni pericolose che possano spiegare una fine violenta. Per ora niente di niente: la condizione migliore per dare libero sfogo alla fantasia, alle illazioni, alle congetture, salvo poi essere smentiti da una realtà molto più banale. - Già, e noi presi tra due fuochi, dottore, da un lato l’opinione pubblica e i giornali, dall’altro le pressioni del Procuratore affinché la questione venga risolta in breve tempo – rispose l’ispettore Alessi al sostituto procuratore Andreani incaricato delle indagini, poiché magistrato di turno il giorno del rinvenimento dell’ingegner Martini ormai privo di vita almeno da 18 ore, secondo un primo esame dell’anatomopatologo della Polizia.
Così inizia Un giorno in autunno, un romanzo
Di stema99
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