Scrittori presenti: 21025
Menu
|
|
Recensione Young Europe
"Da Falcone e Borsellino, sino ai Muse, passando per Orwell a Gilles Villeneuve e la ketamina". Questa è la promessa di Young Europe nella sua III di copertina. Più che una promessa una sfida al lettore.
Cos'è Young Europe?
È un libro in cui si raccontano le storie di tre giovani europei: Julian, promessa del basket; Josephine, tanto bella quanto soggetta a dipendenze di ogni tipo; Federico detto Il Gatto, che al papà militare preferisce la compagnia di un 35enne ancora poco cresciuto.
Sullo sfondo delle loro vicende personali la Francia, l'Irlanda, la Spagna e l'Italia.
Young Europe racconta tutto questo e molto di più.
La penna raffinata e allo stesso tempo feroce di Matteo Vicino dipinge un affresco generazionale intenso e strutturato su più livelli interpretativi.
Matteo Vicino è lo Schultz della nuova letteratura italiana: come Charlie Brown fu definito "il bambino più sensitivo mai apparso in un fumetto", così la Josephine di Vicino è l'adolescente-quasi-donna più sensitiva mai apparsa in un romanzo di formazione.
La cura che l'autore mette nel disegnare i suoi personaggi, a tratti maniacale, fa trasparire il genio di uno scrittore al di fuori di quelli che sono gli attuali regimi narrativi della letteratura italiana.
Le marche visive utilizzate nella costruzione dei personaggi sono un omaggio alla tecnica descrittiva di Bret Easton Kellis.
I dialoghi sono brevi e taglienti. Le scene costruite con un linguaggio semplice e diretto.
Lo stile narrativo non somiglia a nessuno degli autori fino ad ora in commercio: ciò è evidente sin dalla II di copertina, in cui con brevi frasi l'autore trascina magneticamente il lettore nel complesso universo di Josephine.
"Che cazzo me ne frega" direbbe Josy: l'importante è comprare. Perchè quello che compri decide quello che sei. Odia, corri, fregatene perchè ti andrà sempre bene.
Non fermarti nemmeno a leggere questo libro.
Non ne vale la pena.
E intanto che tu compri, odi e te ne freghi, Loro ti hanno già costruito un campo di battaglia intor no. "Guerre finte, morti veri". Tanto non importa. Il gioco è già iniziato, ci sei dentro fino al collo e non ne puoi uscire, "perchè una regola del gioco è che non si può aiutare chi sta giocando".
Tutto questo e molto altro è Young Europe.
Consigliato a chi vuole raccogliere la sfida di un libro al di fuori delle regole. Soprattutto nel finale shock, che rimarrà marchiato a fuoco nella memoria del lettore.
Di lucrezia.borgia
Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!
|
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito. Pubblica le news
|