Recensione Agota Kristof Ieri
Agota Kristof Ieri
È un flash della vita di un emigrato che fugge da una realtà infelice che odia al punto di cambiare anche il proprio nome. Ma il passato lo insegue e dovrà accettarlo per accettare se stesso, le persone che lo circondano e la sua vita in generale.
Scrive per sfuggire alla solitudine e allo scontento e dice alla donna amata: “E’ solo diventando assolutamente niente che si può diventare uno scrittore.”
Splendida e dolorosa poesia che ripercorre la complessità dell’animo umano ferito e la ricerca di sé che culmina nel raggiungimento dell’equilibrio e quindi della guarigione. Come nel film “Abbracci spezzati” di Amodovar, il dolore diventa finalmente ricordo.
Di MCF
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