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Recensione Non è infrequente che si viva di impressioni, o che comunque non si possa prescindere dalle stesse. A volte ci si azzecca, altre no, ed è quest’ultimo il caso di Tesoretto Siciliano che, prima di accingermi a leggerlo, immaginavo come un volumetto a uso del turista che intenda visitare Dalla colonizzazione greca a quella romana, e poi a quella araba, soppiantata da quella normanna, per approdare a quella spagnola, matura chiaramente l’opinione della trascuratezza dei vari “padroni” per questa terra, mai considerata parte integrante e indispensabile del loro dominio, fatta eccezione per i Normanni, che lì posero le fondamenta di uno stato in una identità geografica che dagli altri era considerata invece una lontana periferia. La dominazione ispanica fece poi regredire La storia, però, non è fatta solo di dinastie e di eventi, ma anche di cultura ed ecco che allora ci son ben tre capitoli dedicati all’arte, alla musica e alla letteratura. Se, come mi sembra di aver compreso, le prime due non sono state produttive di nomi prestigiosi – per quanto tuttavia non sia possibile dimenticare il barocco siciliano e le opere di Vincenzo Bellini - , la terza è invece di notevole rilievo, visto che vi sono autori che esulano ampiamente il ristretto spazio regionale e che ormai sono considerati dei classici, conosciuti in tutto il mondo. Capuana, Verga, Pirandello, Rapisardi, Martoglio, Tomasi di Lampedusa, Quasimodo, Sciascia, Bonaviri, Camilleri - per brevità ne ometto molti altri di rilievo - hanno donato a quest’isola, ma soprattutto alla cultura opere che lasciano il segno, romanzi e poesie indimenticabili. Questa terra, arretrata, emarginata, quasi soffocata dalla mafia, ha nella letteratura degli autentici tesori e non sembra stanca di produrne di nuovi, quasi si trattasse, e forse lo è, di una scuola, in cui il rapporto fra uomo e natura, fra materia e spirito, nell’impossibilità di una verità assoluta, segue una ferrea logica narrativa, secondo un processo di elaborazione filosofica di altissimo livello. Concludono l’opera delle utili tavole sinottiche, a carattere informativo, affinché il turista sappia cos’altro visitare. Tesoretto siciliano è un autentico scrigno di conoscenza e quindi la lettura è senz’altro raccomandabile. Di Renzo.Montagnoli
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